Calcio

Juventus, per l’Aston Villa solo 14 giocatori di movimento a disposizione

In casa Juventus la situazione sta diventando ogni settimana più difficile e complicata. L’ultimo stop è arrivato ieri per Weston McKennie che non sarà a disposizione per la gara contro l’Aston Villa in programma mercoledì alle 21, a Birmingham, per via di un affaticamento muscolare. L’ennesimo infortunio di una stagione, quella dei bianconeri, che si sta trasformando in una via crucis. Quello di McKennie è uno stop, di cui ancora non si conosce l’entità, che si aggiunge a quelli lunghi, lunghissimi di Cabal e Bremer, al problema muscolare che protrae da quasi due mesi di Nico Gonzalez, il recentissimo problema a Vlahovic e il misterioso stop “senza lesioni” di Douglas Luiz.

Juventus, ora Motta come farà?

Sabato sera con 15 giocatori di movimento a disposizione e nessun centravanti di ruolo, mister Thiago Motta ha fatto di necessità di virtù. La Juventus ha giocato proprio con Weston McKennie nella posizione di falso nove ottenendo i risultati preventivabili: zero gol e pochissimi occasioni. Troppo poco per una squadra che dovrebbe lottare per le prime quattro posizioni. Poi, c’è l’altra faccia della medaglia, quella di una Juventus perfetta dal punto di vista della fase di non possesso. Ma non può e non deve bastare né a Thiago Motta né alla squadra.
Il problema però è che ogni settimana la Juventus accusa un problema fisico. E, ad ogni problema di lieve o grave entità che sia, sembra che lo staff atletico e medico della Juve non sia in grado di risolvere in tempi brevi.

La resistenza, come scritto prima della partita col Milan e dopo i ko di Vlahovic e Cabal, non basta più. La rosa è ridotta all’osso nel pieno della stagione. Motta ha già affrontato una situazione simile in avvio di stagione quando il mercato doveva sbloccarsi. Tuttavia, allora, aveva almeno un giocatore per ogni ruolo. Ad oggi, invece, alla Juventus addirittura manca una punta centrale. E anche le soluzioni d’emergenza, come quella di McKennie cominciano a venire a mancare.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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