Calcio

Parlato: “Schermaglie scudetto: Conte vs Marotta e le scelte di De Laurentiis”

Conte-Marotta, ecco a voi le schermaglie da favoriti per lo scudetto. È palese che il Napoli in testa al campionato sia una sorpresa per tutti, così come essere divenuto una minaccia seria con Don Antonio seduto in panchina a guidare la ricostruzione lampo degli azzurri. Già, perché è altrettanto chiaro il tentativo di mettere pressione a Don Antonio, uno che ne sa più del diavolo in fatto di comunicazione per rispedire al mittente le provocazioni sul tricolore. E ci mancherebbe pure, visto che l’Inter l’anno scorso ha chiuso il campionato con quaranta punti di vantaggio sui campioni d’Italia rimasti senza nemmeno le coppe. Senza dimenticare che i nerazzurri hanno lo stesso allenatore
e conservato l’intelaiatura della scorsa e vincente stagione, inserendo due innesti di assoluto valore, vedi Taremi e Zielinski. Insomma, “due squadre e tre quarti”, per dirla alla Conte che è stato accontentato sul mercato nelle ultime quarantotto ore, senza dimenticare l’addio di Osimhen che ha dato il via alla ricostruzione offensiva. La Juventus dal canto suo, ha ormai sposato il mantra che suona come un alibi, quello degli infortuni ed ha fissato come obiettivo massimo stagionale la Champions. E allora la domanda nasce ovvia: perché il Napoli dovrebbe essere favorita per lo scudetto dopo un decimo posto fallimentare? Se il Napoli arrivasse in Champions dopo il disastro della passata stagione, potremmo parlare tranquillamente di un ennesino miracolo di Sant’Antonio da Lecce al primo anno di gestione. Poi è logico che il Napoli, senza coppe, ha tutte le carte in regola per lottare fino alla fine per il titolo, ma la classifica parla chiaro. Il Napoli è in testa a sorpresa, la favorita resta l’Inter e poi c’è l’Atalanta non dei miracoli, ma delle solide certezze consolidate non solo dal gioco di Gasperini, ma da una rosa mai stata così profonda e competitiva. Occhio dunque ai nerazzurri di Bergamo e sguardo al mercato di gennaio dove Conte comanda e gestisce. Vedi il caso Raspadori, gioca poco, ha mal di pancia, ma di certo non si muoverà per andare a rinforzare la Juventus. E se lo dice Conte c’è da giurarci, ricordando l’estate scorsa con Di Lorenzo e Kvara, blindati a parole: “Comando io e decido io”. Promessa mantenuta. In estate poi se ne riparlerà per rinforzare la rosa in chiave Champions. “Il presidente deve saperlo” – la frase di Conte dice tutto. E De Laurentiis tace. Sa bene che il suo silenzio vale oro e le richieste avanzate da Conte, al momento valgono il primo posto in classifica. Bravo Aurelio, le hai indovinate tutte dopo gli errori sulle scelte e sulla comunicazione dell’anno scorso.

Manuel Parlato

Redazione Sportitalia

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