Imbarcazione della Polizia Locale a Venezia (Depositphotos foto) - www.sportitalia.it
Il nuovo Codice della Strada ha segnato l’introduzione del barcavelox. Come funziona il rilevatore di velocità per imbarcazioni
L’autovelox è un sistema che permette di rilevare la velocità in km/h delle automobili che percorrono la strada. E’ dotato di una macchina fotografica che include un dispositivo per la sovraimpressione automatica dei dati dell’infrazione.
La sua funzione è quella di deterrente, obbligando i guidatori a rispettare i limiti imposti su ogni determinato tratto stradale. Le forze dell’ordine si avvalgono di due differenti tipologie di autovelox: fisso e mobile.
Il primo è solitamente posizionato in modo stabile su strade urbane, extraurbane ed autostrade, venendo opportunamente segnalato a distanza di alcuni metri dal logo dell’effettivo posizionamento. Se l’autovelox rileva un superamento del limite di velocità, procede immediatamente a scattare una foto della targa della vettura.
Il secondo viene, invece, montato sulle auto-civette delle forze dell’ordine e funziona anche durante il movimento del veicolo, così da consentire agli agenti di fermare il trasgressore nell’immediato.
Dopo una contestatissima fase sperimentale, che ha avuto inizio già da due anni fa, nella laguna di Venezia si è assistito all’introduzione dei barcavelox, rilevatori di velocità per le imbarcazioni. I dati raccolti da questi sistemi vengono confrontati con i limiti di velocità stabiliti, variabili in ciascuna area. In caso di violazione, il sistema emette segnalazioni alle autorità competenti o può procedere direttamente con una sanzione.
Un progetto, dunque, studiato ad hoc per ridurre l’impatto ondoso e per garantire maggior sicurezza in merito al traffico fra i canali. Il sindaco del capoluogo veneto, Luigi Brugnaro, si è espresso a riguardo: “È un’azione fondamentale. Bisogna far capire che si deve andare più piano in laguna, soprattutto in certi canali“. Si tratta, dunque, dell’ennesima iniziativa dell’amministrazione comunale (dopo l’introduzione dei ticket d’ingresso alla città) al fine di garantire un maggior rispetto civico nei confronti della ‘Serenissima‘, non solo da parte dei turisti, ma anche degli stessi cittadini.
Nei canali interni principali, come il Canal Grande e Canale di Cannaregio, il limite attualmente è di 7 km/h, negli altri canali della città e delle isole del Lido è, invece, di 5 km/h. Ma, a tal proposito, è stato lo stesso sindaco di Venezia ad affermare che negli anni a seguire, si renderà necessario ridiscutere i limiti di velocità. Tornando ai barcavelox, è certo che le prime installazioni saranno posizionate nei punti più critici della laguna, come lo stesso Canal Grande e le altre vie d’acqua più densamente trafficate.
Il regolamento per l’utilizzo del nuovo sistema prevede l’applicazione una riduzione percentuale alla velocità rilevata, per considerare la tolleranza strumentale, evitando contestazioni tecniche sulle sanzioni. Questa nuova introduzione ha suscitato reazioni contrastanti, soprattutto da parte dei cittadini veneziani, direttamente coinvolti. Se da un certo punto di vista viene inquadrata come una concreta soluzione per preservare la città, la voce opposta ha sottolineato quelli che potranno essere i potenziali effetti negativi sui tempi di spostamento, che rischiano di essere gravemente rallentati.
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