Kyrgios "sfida" Sinner: il tennista australiano lo ha detto chiaramente (Foto LaPresse) - Sportitalia.it
Parole importantissime della leggenda del tennis che ha risposto ad una domanda sul caso doping riguardante Sinner
È tempo di tennis in quel Brisbane. In occasione del primo torneo ATP dell’anno molti tennisti di livello torneranno in pista come per esempio Novak Djokovic, Grigor Dimitrov, Holger Rune, Frances Tiafoe, Sebastian Korda, Alejandro Tabilo, Alexei Popyrin e Jordan Thompson.
Un torneo che torna protagonista dopo anni di assenza: dopo essere stato interrotto nel 2019 per essere sostituito dall’Adelaide International, l’ATP Brisbane è rientrato nel calendario ufficiale come evento combinato tra ATP250 e WTA500 (femminile).
Insomma, un antipasto di quello che sarà il grande appuntamento dell’Australian Open, il primo grande Slam dell’anno. Tutto ciò non ha però stoppato le parole e le accuse sui vari casi doping che stanno prendendo il sopravvento nel mondo del tennis.
I due nomi sotto la lente d’ingrandimento sono quelli di Iga Swiatek e Jannik Sinner. Se la polacca ha già scontato il mese di stop, il tennista azzurro sta aspettando la risposta del TAS che potrebbe squalificare l’altoatesino numero uno al mondo fino a due anni.
In occasione del Media Day dell’ATP Brisbane 2025, dunque la giornata riservata alle conferenze stampa pre-tornei, Novak Djokovic è intervenuto al Patrick Rafter Tennis Centre per parlare di diverse tematiche tra cui proprio il caso Sinner e le parole di Kyrgios.
Djokovic come sempre non si nasconde da ciò che pensa: “Non è piacevole, ma allo stesso tempo viviamo in un mondo in cui tutti hanno il diritto di esprimersi, soprattutto sui social media. Nick si è espresso molto bene riguardo all’intero caso doping di Jannik, e ha ragione per quanto riguarda la trasparenza e l’incoerenza dei protocolli e i confronti tra i vari casi”.
Il serbo ha proseguito: “Abbiamo visto molti giocatori in passato, e anche attualmente, che sono stati sospesi per non essersi nemmeno sottoposti ai controlli antidoping e per non aver comunicato la loro reperibilità, e alcuni giocatori di ranking inferiore che aspettano la risoluzione del loro caso da più di un anno”.
Djokovic ha poi “coccolato” Sinner, credendo nella sua innocenza: “Non metto in discussione se la sostanza proibita sia stata assunta intenzionalmente o meno. Credo nello sport pulito, credo che il giocatore farà tutto il possibile per giocare in modo corretto. Conosco Jannik da quando era molto giovane, quindi non mi sembra il tipo di persona che farebbe una cosa del genere, ma mi sono sentito davvero frustrato, come la maggior parte degli altri giocatori, nel vedere che siamo stati tenuti all’oscuro per cinque mesi da quando ha ricevuto quella notizia. Non è una bella immagine per il nostro sport.”
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