Ciclismo

Il tumore allo stomaco ci porta via un grande campione: tifosi in lacrime

C’è un grande campione del ciclismo scomparso prematuramente, una maglia rosa che ha fatto sognare gli appassionati: ecco chi è

Ci sono personaggi nel mondo dello sport che rimangono impressi nella mente e nel cuore degli appassionati. Si tratta di sportivi che fanno di tutto per guadagnarsi il titolo di “eroi”.

Altre volte poi, ci sono sportivi che vengono ricordati per la loro verve e la loro costante voglia di vincere. Quando un brutto episodio porta via uno di questi personaggi, è sempre una brutta notizia per lo sport.

È proprio questo quello che è capitato a un campione del mondo del ciclismo. Si tratta di un atleta che aveva anche conquistato la maglia rosa al Giro d’Italia.

Ecco di chi si tratta e perché è scomparso prematuramente.

Ciclismo, chi è il campione che ci ha lasciato

In tanti hanno indossato la maglia rosa al Giro d’Italia nel corso degli anni. Tuttavia, per riuscire a ottenere questo risultato, bisogna aver avuto delle qualità invidiabili, superiori alla maggior parte dei ciclisti. Inoltre, bisogna aver fatto parte di una squadra competitiva per un lungo periodo di tempo. Insomma, non è da tutti conquistare e portare avanti per un certo periodo di tempo la maglia più importante in uno dei Grandi Giri della stagione ciclistica.

Ma chi è che è scomparso prematuramente? Si tratta del campione Pascal Hervé. Il ciclista francese aveva indossato la maglia rosa al Giro d’Italia nel 1996. Poco dopo, venne coinvolto nello scandalo Festina. Nel corso della sua carriera ha ottenuto risultati importanti come l’aver vinto i Mondiali dilettanti. Hervé è deceduto all’età di 60 anni. Lo scorso giugno aveva ricevuto un intervento delicato, quello della rimozione dello stomaco a causa di un tumore.

Pascal Herve, il campione morto a 60 anni (Wikimedia Commons) – www.sportitalia.it

Il ricordo dei colleghi

Pascal Hervé per molto tempo nella sua carriera ha lottato al fianco di grandi campioni come Richard Virenque e Laurent Brochard. Proprio quest’ultimo ha voluto ricordare l’amico con queste parole: “Pascal, amico mio, sono sconvolto. Te ne sei andato la notte di Natale, amico mio, sei stato così rock’n’roll fino alla fine… Ho tanti ricordi, tanti bei momenti, avevamo tanti progetti per il futuro… non ho parole. Tu c’eri sempre, sempre una parola, anche nei momenti difficili. Ti voglio bene e ti abbraccio amico mio, ci rivedremo, mi mancherai”.

Anche l’Uncp, il sindacato dei ciclisti francesi, ha ricordato Pascal. Su X l’Uncp ha scritto: “Pascal era una figura emblematica e una voce essenziale nel nostro sport. La grande famiglia del ciclismo è in lutto. La famiglia del ciclismo è in lutto“.

Claudio Vittozzi

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