Verstappen snobba Rossi: "Il migliore è Marquez" (Screen Youtube Sky) - Sportitalia.it
Il campione del mondo in carica di Formula Uno potrebbe ben presto salutare l’universo delle quattro ruote
Max Verstappen potrebbe riscrivere la storia per l’ennesima volta. Dopo i quattro titoli consecutivi, il pilota olandese cerca la quinta meraviglia che permetterebbe al classe 1997 di raggiungere Schumacher al primo posto della classifica dei Mondiali vinti di fila (5, tra il 2000 e il 2004).
In forza alla RedBull dall’ormai lontano 2016, Verstappen è ormai da qualche anno in orbita Mercedes e dopo l’addio di Lewis Hamilton, ora passato in Ferrari al fianco di Leclerc, la scuderia di Brackley potrebbe affondare il colpo per quanto riguarda l’olandese.
Non sarà facile poiché il contratto in vigore lega Verstappen alla RedBull fino al 2028 e la possibilità che possa lasciare prima del previsto la Formula Uno è molto alta. Nel futuro del pilota di Hasselt non sembrano esserci infatti diversi anni nella categoria regina.
Ad essere d’accordo su questa visione è Christian Horner, team principal della Red Bull, come ha rilasciato un’intervista riportata da racingnews365: “Max è un uomo a sé stante e dalle conversazioni che ho avuto, è chiaro che non si vede come Fernando o Lewis e che non rimarrà in questo sport per i prossimi 15 anni o giù di lì”.
Il futuro di Verstappen infatti potrebbe essere altrove, seppur sempre sulle ruote: “Ha interessi al di fuori della Formula 1, gli piace guidare le auto GT, i simulatori di guida e le auto LMP, inoltre alcune voci che circondano all’interno del paddock non gli vanno a genio. Sono certo però che finché si divertirà con quello che fa, lo farà. Appena però il divertimento calerà, lui ha il carattere e la personalità per dire: ‘Sapete una cosa, l’anno prossimo andrò a guidare le GT”.
Sui prossimi anni in Formula Uno, Horner ha spiegato senza troppi giri di parole la situazione: “Noi siamo molto grati che sia il nostro pilota e speriamo che rimanga così per molti anni a venire, almeno fino al 2028 – conclude – ma nessuno ha la sfera di cristallo”.
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