Tennis (Screenshot YouTube)
L’infortunio costa caro all’azzurro, arrivato con grandi speranze al primo Slam della stagione: il ritiro arriva subito
Raramente si era visto un Australian Open così ricco di italiano. Il discorso più importante da fare è che non è solo la quantità, ma anche la qualità con cui il Belpaese si presenta al primo Slam dell’anno, in un periodo molto complicato per quanto riguarda la salute dei giocatori.
Infatti il numero di ritiri in queste prime settimane, sia prima che durante l’Australian Open, suona come un campanello d’allarme per tennisti che hanno fatto il possibile per presentarsi al meglio in questa edizione dello Slam australiano, costretti poi ad alzare bandiera bianca.
La sfortuna non guarda in faccia a nessuno e purtroppo ha colpito anche uno dei nostri italiani che si presentava a questo Slam con tante belle speranze e che invece sarà costretto a seguire il resto della manifestazione fino al 26 gennaio da casa e non già sul campo.
Le avvisaglie c’erano già nel primo set, ma spesso è la testa e la tensione a creare una sorta di paura di non star bene, spesso manifestata da campi o cattiva respirazione. Purtroppo però quando il male si prolunga, allora l’unica realtà è che il problema è muscolare o affine.
Questo è ciò che è successo a Luciano Darderi, impegnato nel primo turno di Australian Open contro Pedro Martinez. L’azzurro di origini argentine non aveva cominciato nel migliore dei modi ed è per questo che sembrava essere più un problema di testa che fisico.
D’altronde è pur sempre la prima partita in un grande Slam e anche iniziare male non vuol dire buttare la partita: giocare su cinque set quindi doverne vincerne tre per passare il turno offre ai tennisti la possibilità di affrontare l’incontro sul lungo, non sull’immediato.
Per Darderi però il problemi alla spalla destra si manifesta in maniera forte sul 2-0 nel secondo set quando lancia via la racchetta, nervoso non tanto per il punteggio ma per le sue condizioni fisiche precarie che non aiutano la rimonta già di per sé complicata.
Darderi chiama il medical time-out, si fa massaggiare e sembra ripartire col piede giusto, conquistando anche un game lottato. Dopo due game però l’azzurro è costretto a salutare prima del tempo il grande torneo: per lui sarà sconfitta per ritiro.
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