Calcio

Inter, Pavard: “Sono qui per vincere il più possibile, ma non c’è pressione”

Benjamin Pavard, difensore dell’Inter, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions contro il Monaco.

Che differenza c’è tra la squadra dell’anno scorso e quella di quest’anno? Vedi differenza a livello di forza che vi può portare a lottare per tutti gli obiettivi?
“Sono venuto all’Inter per vincere il più possibile. Hanno la stessa mentalità mia, sono anni che l’Inter è performante ad ogni livello. La Champions è un obiettivo, stiamo preparando bene tutte le partite. Siamo tranquilli, abbiamo gente che usa gli stessi meccanismi da anni e anche io, pur essendo qui da un anno, ho meccanismi rodati. Il Monaco è un buon avversario, ma ci siamo preparate e daremo tutto per vincere domani”.

Dal punto di vista psicologico qual è la differenza rispetto all’anno scorso?
“Se il calcio fosse facile, si saprebbe; ma non si può sempre vincere con 18 punti di vantaggio. Noi giochiamo tante partite di seguito, il Napoli è forte e gioca una volta alla settimana. Ma abbiamo tanti risultati negativi e se vinciamo la gara da recuperare saremo alla pari. Ci sentiamo bene e lo dimostreremo ancora una volta”.

Qual è il segreto per affrontare tante partite?
“Sinceramente prepariamo ogni partita allo stesso modo, che sia col Lecce o una finale. Non sottovalutiamo gli avversari, poi siamo abituati a questo genere di gare. Non c’è pressione, sappiamo cosa fare e lo dimostreremo. Se saremo solidi in difesa vinceremo”.

Non hai segnato ancora con l’Inter, c’è un motivo?
“No, non credo. Stavo quasi per segnare prima di farmi male col Lipsia. Il mio obiettivo però è difendere bene, preferisco un clean sheet poi se arriverà un gol bene. Magari arriverà domani”.

Qual è il segreto di Dumfries?
“Ha qualità straordinarie, è veloce e fisico e sa saltare. È uno dei migliori terzini, l’ho visto anche prima di arrivare anche all’Inter. Sono felice per lui, sono sicuro che continuerà così”.

Cos’hai imparato in un anno e mezzo di Serie A?
“Rispetto a Francia e Germania si lavora tanto a livello tattico. Sappiamo come pressare, come fare le transizioni. Qualcosa che mi ha non dico sorpreso però non fino in fondo perché sapevo che si lavorava molto sulla parte tattica. E mi piace”.

Da dove nasce Benji l’interista? E quanto ti piace essere associato all’idea di essere un calciatore tifoso?
“Quando ero sull’aereo avevo messo la canzone ‘Gigi l’amoroso’. Poi con un mio amico ne abbiamo ed è nato Benji l’interista. Quando ho giocato a San Siro con il Bayern Monaco sono rimasto impressionato dall’ambiente e dalla squadra. Mi vedevo qui e sono felice”.

Come vedi la crescita di Bisseck? E come lo aiutate voi più esperti?
“Yann ha un grande potenziale, parla anche francese quindi parliamo insieme. Sono felice della sua crescita, dà il massimo e dimostra le sue qualità. Può giocare in vari ruoli e c’è una sana competizione. Speriamo di continuare così”.

Vuoi giocare un po’ alla Bastoni o è il mister a dirti di rimanere più bloccato?
“Non viene dal mister la cosa di non salire, ha idee fantastiche e ci dà tanta libertà. Bastoni è inserito da anni nel sistema e lo fa perfettamente. Io non ho un freno ma penso più a livello difensivo a cercare di non perdere palla e rimanere scoperto. Cerco di farlo al momento giusto ma è qualcosa su cui posso migliorare ancora”.

Vi considerate tra le favorite della Champions?
“Presto per dirlo, domani dovremo vincere per essere tra le prime otto. Una squadra come l’Inter è favorita per vincere ogni stagione, però ora non ci pensiamo. Non aggiungiamo pressioni”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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