Palladino-Atalanta, accordo raggiunto
Conferenza stampa pre-Genoa, per Raffaele Palladino, allenatore della Fiorentina che ha rilasciato le seguenti dichiarazioni: “Oggi apro io la conferenza, vi dico che visto il momento e il periodo non risponderò ad alcuna domanda di mercato. Il mese che abbiamo passato è stato difficile ma sotto l’aspetto del risultati. Il mese però è stato formativo e di crescita. La dimostrazione è stata la grande prova di carattere messa in campo con la Lazio. Sappiamo che il momento non è facile ma ci siamo preparati bene per la gara con il Genoa”.
Infortunati? “Cataldi è ancora fuori ma abbiamo ancora oggi e domani per recuperarlo, anche se non si è mai allenato con la squadra. Colpani è in campo e sta provando a rientrare, anche se resta border-line. Non ci sono altri infortunati ma c’è il mercato aperto. In mediana devo essere bravo a intentarmi qualcosa di nuovo. Ho Mandragora o Richardson ma posso anche adattare qualcuno. Nelle difficoltà possiamo tirare fuori il meglio”.
Comuzzo? “Pietro è un giovane-vecchio, come ho sempre detto: è più maturo dell’età che ha. Nessuno lo sposta. Ha un senso di appartenenza per questa società unico e io lo ringrazio perché stravedo per lui”.
Beltran e Gudmundsson? “Hanno fatto una grande prova con la Lazio. Ero convinto che Lucas potesse occupare quella posizione venendo dentro al campo. Gud ha difeso e si è sacrificato tanto. Meritava il gol ma se continua così si toglierà presto delle soddisfazioni”.
Pablo Marí? “Sta recuperando da un infortunio e dunque non sarà convocato per domenica. Non è una cosa lunga, recupererà in tempo breve”.
Colpani? “La concorrenza fa bene e non mi riferisco solo a Colpani. La concorrenza fa bene a tutti e anche a me, che devo mettere in campo i giocatori più in forma. Adesso dobbiamo spingere tutti quanti insieme, chiunque arriverà è perché dovrà dare una mano alla Fiorentina”.
Addio di Ikoné? “Io l’ho amato, gli ho dato tanta fiducia e ho cercato di tirare fuori il meglio di lui. Sicuramente Jonnhy aveva bisogno di continuità ma sa che poteva dare qualcosa in più. Quando un giocatore va via a gennaio è quasi come una sconfitta per me. A me piace che i miei giocatori diano sempre il 100% e con lui credo di esserci riuscito solo in parte”.
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