Simone Inzaghi ha parlato dopo la sconfitta 3-0 dell’Inter contro la Fiorentina nel recupero della 14^ giornata.
Sulla prestazione molto deludente dell’Inter:
“Come mi spiego questa partita? Chiaramente abbiamo sbagliato totalmente la partita. È mancato tutto: la corsa, la determinazione, l’aggressività. Abbiamo meritato la sconfitta e il primo responsabile sono io. LA analizzeremo. Non è il momento di fare drammi, questa squadra non finisce qua. L’ultima sconfitta in campionato risaliva a 4 mesi fa. Non voglio nessun alibi sulla sconfitta, non abbiamo messo in campo niente“.
Sulla corsa allo corsa allo scudetto tra Inter e Napoli:
“Non vale la pena fare tabelle e punti. Solo con il lavoro usciremo da questa sconfitta, abbiamo fatto 14 vittorie nelle ultime 17 partite. Stasera è mancato tutto e una squadra in emergenza ha messo più aggressività di noi e ha vinto meritatamente“.
L’analisi della gara in vista del prossimo futuro:
“Tecnicamente siamo stati insufficienti, lenti nel muovere la palla. La Fiorentina riusciva sempre a difendere bene e lo sapevamo che avrebbe giocato così. Già nel primo tempo hanno sfiorato il vantaggio, poi nel secondo tempo non siamo stati bravi ad organizzarci. Torniamo a casa sconfitti e feriti, con le teste basse. Conosco solo il lavoro. Mancano ancora 45 punti. Ripartiremo più forti di prima“.
Sulla prestazione di Calhanoglu:
“Sappiamo l’importanza che Hakan ha per noi, sta ritrovando minutaggio, non andrei però ad analizzare tanto i singoli stasera, è stata una prova negativa a livello generale e ripeto, sono io il primo responsabile“.
Sulla possibilità non sfruttata di rinforzare La Rosa a gennaio:
“Io sono contento di quello che ho. In questo momento siamo riusciti a ritrovare dei giocatori: in avanti Taremi sta convivendo con un problema da dopo la gara contro il Lecce. Mentre, Correa è ancora fuori per infortunio. Parlare di rose non mi sembra il caso: questa squadra mi ha dato tante soddisfazioni. Ora è giusto essere arrabbiati, ma dobbiamo cercare di ripartire nel modo migliore. C’è ancora tanto in palio da giocarci“.
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