Sergio Conceição, allenatore del Milan
Milan fuori e con la bocca cucita: il club rossonero dopo l’eliminazione subita per mano del Feyenoord ha deciso di non mandare nessun tesserato, a parlare in mixed zone nel post-partita (ad eccezione dunque delle emittenti con i diritti per la trasmissione con annesse interviste “d’obbligo”). Una decisione che si può collegare con la voglia di chiudersi a riccio dopo una serata che provocherà grande delusione e annesse polemiche.
Il senior advisor di RedBird, Zlatan Ibrahimovic, è intervenuto a Sky Sport al termine della sfida che ha estromesso il Milan dalla Champions contro il Feyenoord: “Siamo delusi, arrabbiati. La partita penso che sia mancata maturità. Vincevamo 1-0, abbiamo continuato a giocare, l’arbitro è stato un po’ duro per il rosso su una simulazione, poteva dare un avvertimento al giocatore, invece abbiamo dovuto giocare con uno in meno. Siamo delusi, arrabbiati, ora è importante stare uniti come gruppo, voltare pagina. Da domani ci prepariamo per il prossimo obiettivo”.
Poi ancora: “Si poteva fare tanto di più. Dopo la partita si possono dire tante cose. Con un po’ di fortuna potevamo fare 2-0 già nel primo tempo, poi abbiamo iniziato bene il secondo, poi con uno in meno è cambiata la partita”.
Sulla simulazione di Theo: “Si tuffa sempre? Queste situazioni quando succedono non si può dire se sono giuste o no, non penso che sia un attore, fa il suo gioco, fa il meglio che può. Queste cose succedono in campo, non è che la cercasse”.
Poi lo svedese fa autocritica: “Se siamo arrabbiati con Theo o con l’arbitro? Siamo arrabbiati con noi stessi, non è che l’avversario sia stato più forte di noi e non ce l’abbiamo con l’arbitro o con Theo. Ci siamo ammazzati da soli. Non ci sono scuse, non è colpa di qualcun altro. I rossi succedono, in campionato contro l’Empoli abbiamo preso un’espulsione ingiusta, succedono queste cose”.
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