Calcio

Juventus, Motta furioso: “Provo vergogna! Abbiamo toccato il fondo”

Dopo la sconfitta della Juventus ai rigori contro l’Empoli e l’eliminazione dalla Coppa Italia, Thiago Motta ha parlato ai microfoni di Mediaset.

L’analisi di Thiago Motta.
Vergogna, provo solo vergogna. Soprattutto per il primo tempo. Il pubblico è stato fin troppo gentile con noi. La responsabilità è anche mia. Abbiamo sbagliato tutto l’atteggiamento. Ho sbagliato io a non far capire l’importanza di vestire una maglia come quella della Juventus, abbiamo meritato di non andare in semifinale. Spero che le critiche siano forti, il pubblico è stato anche troppo gentile per quanto visto nel primo tempo. Spero di vedere una reazione subito, mi vergogno di quello che ho visto e sento una grandissima responsabilità“.

Che cosa è mancato oggi alla Juventus?
Di sicuro oggi abbiamo giocato contro un’Empoli che ha fatto riposare chi gioca normalmente, parlare di mentalità in questo momento vuol dire capire chi sei e cosa fai per meritare di stare qui senza pretendere. Oggi non abbiamo dato niente, abbiamo sbagliato l’unica cosa che non si può sbagliare in questo club che è l’atteggiamento. Abbiamo giocato venti volte col portiere, senza prenderci responsabilità. Abbiamo toccato il fondo“.

È un problema tecnico?
Credo nell’aspetto tecnico. Ma non basta per vincere le partite di calcio. Abbiamo sbagliato atteggiamento. Posso capire gli errori tecnici, io capisco i tiri, i passaggi sbagliati, ma non questo atteggiamento. Non è negoziabile, per questo provo vergogna. Non accetterò mai questo comportamento in campo, ma la colpa è mia che non gli ho fatto capire l’importanza di giocare una gara così con la maglia della Juventus“.

Da che cosa si riparte nella Juventus?
Dalla base del calcio e della vita. Dall’atteggiamento: oggi ho visto la squadra che ha preteso delle cose senza meritarle. Bisogna correre l’uno per l’altro. Rispettando i compagni, dobbiamo rispettare la società in cui siamo. Oggi il problema non è tecnico, non è tattico. Responsabilità mia perché non sono riuscito a far capire ai miei giocatori l’importanza di giocare con la maglia della Juventus”.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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