Calcio

ESCLUSIVA SI Napoli all’esame Inter, l’ex preparatore: “Non vedo cali fisici. Conte ha meno da perdere”

Si avvicina lo scontro diretto fra Napoli ed Inter, che avrà chiaramente un peso non indifferente sulla lotta Scudetto. In esclusiva per SPORTITALIA è intervenuto per parlare delle prospettive degli Azzurri Corrado Saccone, storico ex preparatore del club al fianco prima di Mazzarri e poi di Benitez.

Napoli-Inter, come cambiano le pressioni dopo l’ultimo weekend?
“Arrivare ad uno scontro diretto in vantaggio rispetto all’avversario è sicuramente un vantaggio, ma non dobbiamo dimenticare che queste partite hanno una valenza doppia e che le motivazioni interiori possono spostare l’ago della bilancia in favore di una o dell’altra squadra. Avere due risultati su tre può dare maggiore tranquillità, ma in genere chi insegue ha sicuramente meno da perdere rispetto la capolista e può giocarsi le proprie chance con maggiore tranquillità”.

Il Napoli ha un calendario migliore sulla carta rispetto all’Inter. Conteranno quello e i nervi saldi ora?
“Dire che un calendario è migliore di un altro non è sicuramente una cosa vera perché ogni partita ha una propria storia e l’ultimo match del Napoli giocato a Como ne è la dimostrazione. L’Inter dovrà giocare un numero di partite superiore a quelle del Napoli, essendo l’unica squadra ancora in corsa per la Champions, la Coppa Italia e la vittoria del campionato, quindi ipoteticamente avrà da gestire maggiore stress rispetto la squadra di Conte. In questi frangenti si vede la personalità dei giocatori, ovvero se si è campioni o comprimari di quella determinata competizione”.

Antonio Conte, allenatore Napoli (DepositPhotos) – www.sportitalia.it

Da preparatore atletico di grande esperienza, che ne pensi di come stanno le due squadre ora? L’Inter ha tanti infortunati.
“Onestamente non vedo un calo fisico nelle due squadre, ma bisogna tener presente che più si va avanti nella competizione è maggiore è la responsabilità a cui sono chiamati i giocatori. Conte è un allenatore navigato che ha affrontato sia da giocatore che da tecnico situazioni simili. Per quanto riguarda gli infortuni sono sempre dietro l’angolo e la gestione dei singoli deve essere una priorità. La stanchezza sia fisica che mentale si differenzia tra calciatore e calciatore ed ognuno riesce a gestire lo stress in maniera e tempi differenti. È ovvio che avere una squadra al completo ed in salute dà maggiore qualità negli allenamenti ed ovviamente la cosa viene trasferita in campo nelle partite ufficiali”.

Ci racconti i due duelli con maggior “tensione” sportiva che hai vissuto tu con il Napoli quando eravate in lotta per posizioni importanti nel passato?
“Di duelli accesi ce ne sono stati tanti, ma a me piace ricordare la partita giocata nel 2012 tra il Napoli di Mazzarri e l’Inter finita 1-1 con conseguente qualificazione alla Champions League di entrambe le squadre. L’Inter seconda ed il Napoli terzo, un risultato che ha soddisfatto entrambe le squadre in una partita giocata a viso aperto pareggiata dal Napoli con un bellissimo gol di Zuniga. Tante altre sono le partite giocate con un risultato importante in palio ma descriverne soltanto alcune sarebbe sarebbe limitativo per cui preferisco ricordare soltanto quella con l’Inter descritta in precedenza”.

Daniele Najjar

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