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Zanardi, il dolore più grande: era un punto di riferimento

Brutte notizie per Alex Zanardi, i tifosi piangono il triste annuncio che riguarda il campione paralimpico

A volte esistono storie di personaggio poco conosciuto a livello nazionale, ma che in ambito locale hanno lasciato un ricordo immenso che talvolta si mescola con quello di campioni che conosciamo tutti. Questo concetto calza a pennello con la storia che vi stiamo per raccontare.

Sappiamo tutti chi è Alex Zanardi: prima pilota automobilistico, a seguito di un incidente perde l’uso di entrambe le gambe. Alex decide di non arrendersi, né nella vita né tantomeno nello sport e abbraccia il mondo degli sport paralimpici dove diventa una leggenda assoluta, vincendo diverse medaglie ai Giochi Olimpici.

Zanardi, triste lutto: arriva l’annuncio

In questi giorni, Zanardi ha ricevuto una terribile notizia. Infatti, è venuto a mancare Vittorio Cernuschi, 43enne che in quel di Monza è visto come un icona assoluta dello sport paralimpico avendo passato la sua vita a mettersi in gioco addirittura su più fronti.

Zanardi, il dolore più grande: era un punto di riferimento (screenshot YouTube) – sportitalia.it


Vittorio infatti ha giocato sia negli Sharks Monza per quanto riguarda l’hockey su carrozzina elettrica (wheelchair hockey) sia nell’Eureka Basket Monza, squadra di baskin ovvero il basket integrato. Cernuschi in tutto ciò era anche un grande amante dello sci.

Marco Burghardt dell’Eureka basket ha raccontato questo aneddoto: “Vittorio amava sciare, ha sciato persino con Alex Zanardi. Si divertiva tantissimo”. Insomma, un’amicizia che va oltre lo sport e tutto ciò che può rappresentare. Un legame vero che lascia un vuoto importante nella vita di Zanardi.

Anche la squadra di hockey non può che ricordare con grande amore il loro capitano: “Punto di riferimento per tutti, sempre pronto a lottare, a sorridere anche nei momenti più difficili”. Un esempio di leadership e carisma sia per quanto riguarda la vita che lo sport.

Parole che lo stesso Burghardt non ha fatto altro che ribadire e sottolineare: «Grande amico, simpatico, coraggioso, che aveva giocato con noi fino allo scorso mese di dicembre. Scherzavamo sempre, anche con battute “forti”. Lui ribatteva sempre con giovialità. Sapeva fare gruppo. Con il suo modo di porsi aveva fatto breccia nel cuore di tutti»

Christian

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