Calcio

Napoli, l’ingrediente segreto di Conte per lo Scudetto

Il Napoli ha ripreso ieri la preparazione verso la sfida contro la Fiorentina in programma nel weekend. Fondamentale per i partenopei ritrovare una vittoria che manca da più di un mese, ma quel che conta è che la truppa di Antonio Conte sta ritrovando brillantezza ed entusiasmo, come accaduto contro l’Inter. Il Napoli ha giocato un grande secondo tempo all’arrembaggio, meritando pienamente il pareggio e forse anche qualcosa in più.

I punti chiave della crescita

L’impatto di Billing è stato determinante e Okafor sta rientrando in forma. L’apporto delle riserve sarà fondamentale in quest’ultima parte di stagione e tutto il collettivo ne è ampiamente consapevole. L’approccio positivo del gruppo è nato dalla consapevolezza della propria forza dettata da prestazioni come quella contro l’Inter. E con i nerazzurri ancora all’interno di tre competizioni, ecco che il Napoli vuole provare a forzare la mano proprio in questo mese di marzo, più decisivo che mai in chiave Scudetto. L’Inter affronterà questo weekend il Monza, poi andrà a Bergamo contro l’Atalanta per una sfida davvero decisiva. Per la Dea prima ci sarà la Juventus. Insomma gli equilibri in vetta sono pronti a rompersi con gli scontri diretti.

Conte ci crede: la ricetta è chiara

Tenere tutti sul pezzo: il mantra contiano è sempre stato lo stesso e anche quest’anno la direzione è intrapresa. Le parole del tecnico salentino dopo il pari contro l’Inter hanno il sapore della consapevolezza: “Se vogliamo, possiamo”. Come a far intendere che per lo Scudetto il Napoli è pronto a dare tutto. L’infortunio di Anguissa ha riportato Conte alla scelta del doppio regista, complementare e diverso per interpretazione: Lobotka + Gilmour, due mosse niente male per lo sprint finale. Nel frattempo qualche segnale da Okafor è arrivato. Se ne aspettano altri, come da Raspadori, poco efficiente contro l’Inter.

Antonio Conte, allenatore Napoli

Le parole di Conte in conferenza post-Inter

“La partita era influente per la classifica, perchè vincendo mettevi tre punti, pareggiando ne abbiamo messo solo uno. Quindi la partita era influente non solo dal punto di vista della classifica, potrebbe essere influente anche dal punto di vista di personalità. Oggi, a 11 partite dalla fine, ad un punto dalla testa della classifica, dopo una prestazione come quella di oggi e come contro la Juventus, ci deve far capire che nonostante le grande difficoltà che stiamo avendo in quest’ultimo periodo, se vogliamo noi ci siamo. Questo è il messaggio che deve passare molto chiaro, prima a noi stessi, poi all’esterno. Magari all’esterno, sia per convenienza, per mettere pressioni o per altre situazioni, si voleva già far passare questo messaggio. Io dico che oggi a 11 giornate dalla fine ci troviamo in una posizione dove tutti avremmo firmato per trovarci, soprattutto che calcolando che iniziavamo un anno cambiando tanto e costruendo. I ragazzi devono sapere, glielo detto molto chiaramente, che mancano 11 partite e che abbiamo dimostrato nonostante tante difficoltà che anche oggi abbiamo tenuto testa contro una squadra top come l’Inter”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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