Calcio

Lotito: “Totti in Russia? Non credo che…”

Nell’intervista concessa a Rai 3, Claudio Lotito, presidente della Lazio, ha parlato di diversi argomenti relativi al mondo biancoceleste e non solo. Di seguito il suo intervento: “Non amo apparire, anche nel calcio faccio pochissime interviste. All’inizio dovevo far capire chi fossi, oggi parlano i fatti per me. La differenza tra fenomeno e noumeno: chi ha sostanza non ha bisogno di apparire”.

Debiti? Lotito parla della situazione del calcio

“Chiedete a chi li produce, questi debiti: io produco risorse e ho abbinato risultati sportivi a quelli economici, sono il più vincente dopo la Juve nei miei anni. Il calcio può produrre, ma bisogna trasformare le risorse liberate in fatti. E adesso spero di realizzare lo stadio Flaminio”.

Fanno più male i 5 gol o i 5Stelle?
“Conta arrivare al traguardo. Anzi, deve essere di monito per gli addetti ai lavori di non abbassare la guardia”.

Più facile vincere nel calcio o alle elezioni?
“Mondi diversi, nel calcio ci sono troppi fattori imponderabili, che non dipendono dalla tua volontà. Le elezioni riguarda convincere chi dà il voto”.

Chi sono i suoi nemici, che la costringono sotto scorta?
“Ci sono stati dei fatti abbastanza gravi che hanno minato l’incolumità mia e della mia famiglia. Anche delle bombe… Forse sono pseudo-tifosi. Cose che non hanno nulla a che fare con il rispetto dei valori: qualcuno poi è morto, qualcun altro arrestato”.

La amano più i tifosi della Roma o della Lazio?
“I tifosi della Roma vorrebbero un presidente presente, col quale sfogare le insoddisfazioni. Faccio un po’ da punching ball: mi prendo le responsabilità delle scelte, quest’estate mi hanno manifestato contro in 15mila e poi si sono dovuti ricredere. Fatti, non parole”.

Ha cinque telefoni davvero?
“Oggi ne ho tre, di cui due uso con assiduità. La mia forza è sempre stata quella di essere a disposizione di chi mi cercava”.

Preferirebbe l’esercito europeo o la Lazio in una finale europea?
“Io interpreto in una certa maniera l’esercito europeo: ogni stato dovrebbe dotarsene di uno per la propria difesa e metterlo a disposizione dell’Europa”.

Polemiche per Totti in Russia.
“In Russia non credo ci siano certe criticità. Io vado dove credo e la mia presenza a Mosca non credo serva”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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