Simone Inzaghi, allenatore Inter
L’Inter torna in campo e affronta l’Udinese nel match previsto domani alle 18 a San Siro: i nerazzurri vogliono mettere ulteriore pressione al Napoli, che poi nel posticipo domenicale delle 20.45 se la vedrà contro il Milan per poi ributtarsi sugli altri obiettivi – come la Coppa Italia – ed il rush finale della stagione, su 3 fronti.
O meglio, 4 fronti, dato che a giugno ci sarà anche il Mondiale per Club. Ed è proprio questo il tema principale dell’intervista rilasciata dal tecnico Simone Inzaghi a DAZN: “Giocare il Mondiale per Club sarà una grandissima emozione” – le sue parole – “sarà una piccola Olimpiade del calcio: c’è un grandissimo orgoglio da parte nostra. Non è stato semplice arrivarci per questo percorso che abbiamo fatto negli anni in Champions, cercheremo di arrivarci al meglio. Sono 32 squadre e 5 continenti diversi, sarà qualcosa di nuovo per tutti: sapevamo di questa competizione ad inizio stagione, abbiamo fatto in modo di fare una preparazione più approfondita per arrivare all’appuntamento pronti per portare il nome dell’Inter in giro per il mondo”.
Sugli obiettivi dei nerazzurri: “L’Inter ambisce sempre al massimo” – ribadisce come già fatto altre volte quest’anno – “poi ci saranno avversari fortissimi che avranno la stessa ambizione: noi vogliamo far bene dalla prima partita nonostante sappiamo che sarà la fine della stagione. Saremo sulle 60-65 partite ma vogliamo onorarle al massimo. Perché tifare Inter? Ha una grandissima storia, è stata sempre composta da campioni sia prima che oggi, c’è una grandissima atmosfera intorno a questo club che ha appena compiuto gli anni: dico di seguire con attenzione questa squadra, è da anni che fa parlare di sé”.
Sulla crescita costante dell’Inter: “L’ho vissuta molto bene, questi quattro anni sono stati molto impegnativi ma sono contento che la squadra sia cresciuta giorno dopo giorno: ho la fortuna di avere giocatori molto professionali che seguono sempre me e lo staff. Siamo partiti in un determinato modo vincendo titoli nazionali, poi è arrivata la finale di Istanbul, che è stato un grandissimo motivo d’orgoglio in cui potevamo ottenere di più ma eravamo di fronte al City. Poi è arrivata la Seconda Stella e vogliamo proseguire dando grande soddisfazione al club e alla gente. Io ho avuto la fortuna di fare tante volte la Champions da giocatore: sono arrivato ai quarti di finale, è una grandissima manifestazione vista in tutto il mondo. Il Mondiale per Club non l’ho potuto fare da giocatore ma lo farò da allenatore e quindi c’è una grandissima emozione in me”.
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