Tennis

Sinner-Djokovic, annuncio devastante: c’era da aspettarselo

Le dichiarazioni che fanno discutere di chi ha lavorato col serbo e lavora dallo scorso settembre col tennista numero uno al mondo

Sinner e Djokovic, amici mai come canta Antonello Venditti. Un’amicizia impossibile vista la rivalità, seppur molto meno accesa a causa del declino fisico del serbo. Che col suo sindacato è intanto tornato a bastonare più o meno indirettamente il numero uno al mondo, criticando la gestione da parte dell’ITIA del famoso ‘caso’ Clostebol.

Sinner-Djokovic, annuncio devastante: c’era da aspettarselo (Screen Youtube Gossip Mania) – Sportitalia.it

Amici mai, se non forse prima della grande ascesa di Sinner, paragonabili sicuramente sì. “Jannik è esattamente come Djokovic per un aspetto”, ha detto non il primo che passa, ma il preparatore Marco Panichi che da settembre scorso fa parte dello staff del re del ranking ATP.

Il sessantenne romano è entrato nel team di Sinner insieme al fisioterapista Ulises Badio e proprio dopo l’esplosione della vicenda doping, con l’azzurro che decise di mandare via il fisioterapista Giacomo Naldi, suo malgrado ‘colpevole’ di aver contaminato Jannik, e il preparatore Umberto Ferrara oggi nella squadra di Berrettini.

Panichi e il confronto Sinner-Djokovic: “È esattamente uguale”

Panichi ha oltre trent’anni di esperienza nel mondo del tennis, conosce praticamente tutto e tutti. Compreso Novak Djokovic, col quale ha collaborato in due periodi: dal 2017 al 2018, poi dal 2019 fino all’inizio del 2024. Nel podcast di Virginia Gambardella si è lasciato andare a un confronto, un paragone tra il 37enne di Belgrado e il 23enne di San Candido.

Paragone Sinner-Djokovic, Panichi esce allo scoperto (Screen Youtube Virginia Gambardella) – Sportitalia.it

“Confronto tra i due? Novak era uno che viveva per il tennis 24 ore al giorno e Jannik è esattamente uguale, sebbene in modo diverso. Sinner è una persona che vive per il tennis, è competitivo persino negli allenamenti. Si diverte cosi. Ma i grandi campioni sono fatti in questo modo, sono persone che si divertono facendo ciò che fanno. Dietro tutto, però, esiste sempre quel piacere di competere”.

Piacere di competere che in Sinner forse aumenterà a dismisura in questi tre mesi di stop forzato per via della squalifica patteggiata con la Wada. In attesa del ritorno in campo, che avverrà ufficialmente il prossimo maggio agli Internazionali Bnl di Roma che si disputeranno al Foro Italico. “Il torneo più bello”, come lo definì proprio Sinner in una intervista (con lui lo scopritore e allenatore del tempo Riccardo Piatti) durante il Covid, quando il primo posto nel ranking ATP era solo un sogno.

Raffaele Amato

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