Paratici Sportitalia.it (screen Youtube)
Il futuro del Milan è già cominciato, anche se la stagione è ancora nel vivo. L’avventura di Sergio Conceição, arrivato a stagione in corso per dare una scossa a un gruppo in evidente difficoltà, sembra già arrivata al capolinea.
Nonostante l’esperienza accumulata in Portogallo e l’impatto iniziale, il tecnico lusitano ha fallito la missione di rilancio e le recenti prestazioni – altalenanti e prive di identità – hanno confermato che il suo destino è segnato. In estate il club rossonero cambierà ancora una volta guida tecnica. I nomi sul tavolo della dirigenza sono importanti e il più pesante è sicuramente quello di Massimiliano Allegri, che dopo l’esperienza alla Juventus è pronto a rientrare in pista con un progetto solido. Il suo ritorno a Milano – sponda rossonera, dove ha vinto uno Scudetto nel 2011 – avrebbe un sapore simbolico, ma anche una forte valenza tecnica.
Il secondo nome che piace, e tanto, è quello di Cesc Fàbregas, attuale tecnico del Como e protagonista di una buona stagione. L’ex campione del mondo spagnolo è giovane, ambizioso, e ha convinto tutti per stile e idee. La società però, o meglio Furlani, dovrà prendere una decisione e valutare anche il ruolo di direttore sportivo. Tare e Paratici restano due profili monitorati con attenzione, anche se la bilancia pende più in favore dell’ex Juve che dopo la squalifica è pronto a rimettersi in gioco. La sensazione però è che il nome per la panchina rossonera arriverà dall’estero…
Secondo Michele Criscitiello, direttore di Sportitalia, il Milan si trova in un momento decisivo per la sua rifondazione e tutto parte dalla nomina del prossimo direttore sportivo. In un intervento sul suo canale YouTube, Criscitiello ha chiarito che la priorità in questo momento non è l’allenatore, ma chi sceglierà l’allenatore: “Il Milan è nelle mani di Giorgio Furlani. La scelta arriverà dopo Pasqua, ma prima serve il direttore sportivo, altrimenti chi sceglie il tecnico?”. Nella corsa a due per il ruolo di DS è un Paratici sì, Tare no, perché l’ex dirigente della Juventus, nonostante la squalifica FIFA ormai superata, è ritenuto l’uomo giusto per il Milan del futuro.
Paratici è un dt made in Italy che ha già vinto con la Juventus – ha proseguito il giornalista – Ha sbagliato qualcosa, ha pagato forse anche per altri, ma è un uomo di campo, di esperienza. Proprio in quest’ottica prende quota la candidatura di Roberto De Zerbi per la panchina: “De Zerbi piace a Paratici, verrebbe al Milan con delle garanzie. È milanista, ha un’identità di gioco chiara e moderna.” Più De Zerbi che Allegri quindi, il quale probabilmente – Sarebbe una mossa scontata ma che non fa al caso del Milan – secondo Criscitiello, per niente convinto di Fabregas che “Sarebbe solo un Thiago Motta bis”.
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