Calcio

UEFA, Ceferin: “Noi non siamo una macchina di soldi”

Aleksander Ceferin, presidente dell’UEFA, ha parlato durante il 48esimo Congresso che si è svolto a Belgrado: “Sento dire spesso che la UEFA è troppo concentrata sul fare soldi… Ma non siamo una macchina per fare profitti fredda e insensibile; siamo una meraviglia della raccolta fondi e della distribuzione, con una coscienza. Perché restituiamo, distribuiamo questi fondi, equamente un intero 97%, in buona fede. Li reimmettiamo nel calcio, nel calcio europeo. A beneficio di molti, non di pochissimi”.

Pallone Calcio (LaPresse) – Sportitalia.it

Le parole riprese da Calcio e Finanza: “È per questo che guardo a un torneo come l’Europeo Under-21, ospitato congiuntamente da Albania e Serbia, come un esempio splendente—che ci ricorda che nel calcio europeo non esistono confini reali. E questa lezione di unità è ciò che ci porta qui oggi. Perché il calcio non riguarda solo il suo glorioso passato storico—riguarda il futuro che stiamo costruendo. E lo stiamo costruendo insieme”.

“Noi della UEFA non dividiamo e conquistiamo. Al contrario, uniamo e ispiriamo. Riconciliamo e rispettiamo. Non minacciamo né intimidiamo—costruiamo e incoraggiamo. Questo è ciò che facciamo nel calcio europeo. È la nostra missione, alla quale siamo totalmente devoti. E non ci inchineremo davanti a nessuno che cerchi di scoraggiarci. Al contrario, mostreremo al mondo che le uniche rivalità tra di noi esistono solo sul campo da gioco. Ora, c’erano quelli che dicevano che i tifosi vogliono vedere solo i cinque o dieci migliori club. Sostenevano che l’espansione della fase a gironi ne avrebbe indebolito l’attrattiva. È questo che abbiamo visto? No—abbiamo visto esattamente l’opposto”.

“Nel frattempo, sugli spalti, abbiamo visto quasi 230 milioni di tifosi assistere alle partite in tutta Europa, a ogni livello del gioco—un numero che ci aspettiamo aumenti ancora di più questa stagione. Guardate cosa abbiamo ottenuto con il nuovo formato delle competizioni per club. I tifosi erano in bilico sui loro posti fino al fischio finale della fase a gironi. Eppure, ci è stato detto che non avrebbe funzionato. Invece di chiudere la competizione, l’abbiamo aperta—e il risultato è stata probabilmente la stagione più emozionante di sempre”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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