Grande gioia per Tadej Pogacar dopo la vittoria nel Giro delle Fiandre. Di seguito le sue parole in conferenza riprese da TuttoBiciWeb: Sono orgoglioso della squadra e di come abbiamo gestito la corsa, anche se abbiamo avuto un po’ di sfortuna. Il piano era di passare al comando al secondo passaggio sull’Oude Kwaremont, ma abbiamo avuto parecchi problemi. Fortunatamente, siamo comunque riusciti a portare a termine il nostro progetto, anche se abbiamo perso Tim Wellens e Jonny Narvaez, solo Florian Vermeersch e Nils Politt sono riusciti a rientrare dopo il loro incidente. Veramente devo fare loro i miei complimenti. Non ci siamo mai arresi e i miei compagni hanno fatto di tutto per far funzionare il nostro piano”.
Roubaix?
“Sarà una gara completamente diversa la Roubaix, ma farò del mio meglio. E’ una sfida che accetto molto volentieri. Sarà una gara dura, non per niente viene chiamata l’Inferno del Nord, ma con questa forma proverò a vincerla e non vedo l’ora di correrla”.
LE PAROLE DI VAN DER POEL
“Dopo la E3 sono stato piuttosto male per tre giorni e ho perso un po’ di punti percentuali di forma. Soprattutto all’inizio della settimana ho avuto molti problemi, la prossima settimana spero di ritrovare le mie gambe migliori. Nei giorni scorsi ho riposato molto per recuperare, ma spero di potermi allenare di più questa settimana per essere pronto a dare il massimo a Roubaix”.
Roubaix? “La prossima settimana avremo una gara diversa. Al contrario della Ronde, la Roubaix è una gara meno dura e spero che avremo un po’ più di fortuna, ma vedremo cosa succederà. Penso che ci saranno più candidati per la vittoria rispetto al Giro delle Fiandre”.
LE PAROLE DI MADS PEDERSEN, SECONDO CLASSIFICATO
Le parole di Pedersen: “Non serve a molto guardarsi indietro. Nel 2018 ero molto contento del mio secondo posto in una Classica Monumento. Non avrei mai immaginato in quel momento di poter competere per la vittoria. Io dovevo lavorare per i miei leader John Degenkolb e Jasper Stuyven e non avrei dovuto fare altro. Domenica invece il mio ruolo sarà completamente diverso. Sarò alla partenza come un outsider importante“.
“E’ vero ho vinto la Gent-Wevelgem, ma Van der Poel e Pogacar non erano presenti alla gara. Con loro intorno, hai semplicemente una gara completamente diversa. Non hanno paura di aprire in anticipo la gara e lanciarsi verso il traguardo. Anticipare? Dovrei attaccare a centoquaranta chilometri dalla fine? Non avrebbe senso. Posso solo aspettare che la gara si sviluppi e poi, sperare di prendere la decisione giusta. Seguirò il mio istinto”.
“Potrebbero superarmi sul Kwaremont. Quindi penso che dovrei fare qualcosa prima, ma non saprei dire cosa. Dipende da molti fattori, tra cui come ci comporteremo come squadra. Questa è la formazione più forte che abbiamo preparato per la Ronde e dovrò contare molto sui miei compagni perché saranno un aiuto fondamentale”.
“Se mi chiedete quale corsa vorrei vincere di più, direi la Parigi-Roubaix. Ma questo non significa che non mi piacerebbe vincere il Giro delle Fiandre. È e rimane una delle più belle Classiche Monumento. Mi piace correre nelle Fiandre e la Ronde è la più speciale di tutte le corse su questi terreni. Se alla fine della mia carriera dovessi vincere il Giro delle Fiandre e non la Parigi-Roubaix, allora mi reputerei un corridore più che soddisfatto”.
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