Calciomercato

La Juve ha cambiato rotta: la cura Tudor funziona

Aveva ragione Igor Tudor. Il senso di appartenenza non bastava per mettere a posto tutto. La Juve si è svegliata sotto le sue ali con molto altro ancora. Quel forte segnale dalla proprietà è arrivato dritto a responsabilizzare tutti davvero: squadra, dirigenza e anche i tifosi. Quello bianconero adesso è un ambiente compatto, che è tornato a volare spedito perché ogni componente va nella stessa direzione delle altre: non che mancasse il senso del dovere fino a questo momento, ma qualcosa nei meccanismi era venuto a mancare ultimamente.
Tudor parla come ogni juventino puro fa da generazioni. In quel linguaggio di base semplice e freddo, tutti nell’ambiente comprendono e si riconoscono. La Juve è tornata a fare i conti su sé stessa: sa di doversi migliorare molto e ci sta lavorando con l’impegno e la dedizione che impone la storia bianconera. Il tecnico croato è al timone e la sua visione non è a breve termine: è consapevole che bisognerà centrare la qualificazione alla prossima Champions League prima di tutto, ma ha tutte le carte in regola per dimostrare di essere l’allenatore giusto per questa squadra. Il potenziamento della rosa in estate è già previsto e anche qui la proprietà ha messo in chiaro tutta la volontà di consolidare la rosa attuale.
Giuntoli fa piazza pulita: addio a Thiago Motta (Screen Youtube Dazn) – Sportitalia.it
L’intenzione di dare forma a un nuovo ciclo, dunque, non si è fermata. Solo che alcune dinamiche interne nell’ultimo periodo non rispecchiavano il dna del club: così, la proprietà è intervenuta prima di essere costretta a farlo e magari troppo tardi per centrare l’obiettivo principale della stagione. Le generazioni al piano di sopra cambiano ma l’impostazione di base resta fedele alla storia ultracentenaria: Tudor sa dov’è arrivato e ha semplicemente rimodificato tutto e tutti all’essere Juventus, azzerando alibi e spiegazioni per ogni tassello fuori posto: ricordando i doveri e rimanendo fedele al lavoro e alla necessità di giungere ai risultati.
Il primo allenamento diretto da Igor Tudor alla Continassa (screen: YouTube Juventus)
Il cambiamento della Juve (7 punti nelle ultime 3 partite, e soprattutto un’altra musica rispetto alle brutte prestazioni contro Atalanta e Fiorentina) più che al cambio dell’allenatore (che ha fatto sicuramente il suo) lo si deve a come la proprietà – ancora una volta – è intervenuta nel momento di smarrimento per riportare il club e la sua storia al centro di ogni ragionamento. Mettendo davvero tutti davanti alle proprie responsabilità e chiedendo una reazione naturale per dimostrare di essere all’altezza della dimensione del club. Il campo ha risposto così: Juventus-Genoa 1-0, Roma-Juventus 1-1, Juventus-Lecce 2-1. I bianconeri sono tornati sui giusti binari: ora bisogna solo tenere la rotta. Fino alla fine.
Giovanni Albanese

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