Marco Giampaolo, allenatore Lecce
Marco Giampaolo, allenatore del Lecce, in conferenza stampa ha presentato la sfida di domani contro il Como.
Come orientare la partita contro il Como?
“Il Como predilige avere il possesso palla, ma questo non deve avere ripercussioni su di noi dal punto di vista mentale. Dobbiamo restare uniti, si lavora insieme, bisogna saper soffrire quando c’è da soffrire. Dobbiamo fare di tutto per vincere”.
Poca cattiveria da parte vostra?
“La squadra è sempre stata dignitosa. Ci manca una vittoria, questo ci avrebbe tenuto in media in maniera considerevole. Non ce l’abbiamo fatta, per demerito nostro e per merito degli avversari. Ma la squadra ha sempre cercato di fare il suo, non siamo mai usciti in maniera indegna dal campo. Siamo lì e dobbiamo continuare a credere nel nostro sogno”.
Reazione tardiva contro la Juventus?
“Se non riesci a reagire prima è perché l’avversario te lo impedisce, sicuramente non è mancanza di voglia. La squadra quando è in difficoltà e quando va sotto vuole reagire, alle volte ci riesce, altre volte l’avversario non ti dà la possibilità di farlo”.
Sul Como.
“Fabregas sta facendo un lavoro eccellente. Ho grande rispetto, mi piace molto come gioca, gliel’ho anche detto una ventina di giorni fa a Coverciano. Il Como è una grande travestita da provinciale, noi dobbiamo prendere atto delle qualità ma dobbiamo fare il possibile per portare a casa una vittoria. Sarà una partita difficilissima, dobbiamo giocare da squadra, consapevoli del peso della partita”.
Sulla difesa a tre.
“Abbiamo giocato in quel modo in altre partite sotto mentite spoglie, abbassando un centrocampista sulla linea dei difensori. Per evitare di fare un lavoro di scalate ho preferito che i calciatori si specchiassero con gli avversari contro la Juventus”.
La formazione?
“Sceglierò con chi partire e con chi finire la partita, ma ciò che conta è la qualità della prestazione”.
Il Como ha la mente sgombra, è un elemento di vantaggio o di svantaggio?
“Non ci credo a certe cose, una squadra che fa del gioco la sua qualità migliore se è in una posizione di classifica tranquilla riesce a giocare meglio. Se non sei in una posizione tranquilla non corri anche i rischi che dovresti correre”.
Come gestire un gruppo giovane in un momento così?
“Unione, squadra, famiglia. Questo è il nostro mantra. In settimana abbiamo ribadito questo concetto. Da soli non ne veniamo fuori, dobbiamo essere uniti”.
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