Calcio

Inter verso il sogno. E Inzaghi ha un piano

L’Inter crede di poter continuare a correre. Il certificato ottenuto con la qualificazione in semifinale ha lanciato i nerazzurri che adesso vogliono proseguire a battere il ferro finché è caldo. Con le unghie e con i denti, il Biscione ha agguantato un risultato davvero meritato. E domenica, nel giorno di Pasqua, la sfida al Bologna per proseguire la marcia verso la conquista del titolo.

Il gruppo crede di poter andare fino in fondo in tutte le competizioni e non ci sono molte controindicazioni relative a quest’aspetto. L’Inter c’è e lotta senza indugio.

Le parole di Inzaghi

Le parole di Simone Inzaghi a Sky dopo la qualificazione: “Bellissima serata vissuta insieme ai nostri tifosi, contro una squadra fortissima che ha fatto due grandi partite. Noi abbiamo voluto a tutti i costi la qualificazione, ci godiamo questa serata frutto di grandissimo sacrificio. Ci siamo aiutati, solo così si può battere una squadra di questo livello”.

Dopo il gol subito avete avuto una grande reazione.
“La lucidità mi ha colpito. Nella ripresa avevamo iniziato bene, siamo riusciti a pareggiare con Lautaro e a fare il 2-1 con Pavard. Negli ultimi quindici minuti il Bayern ha alzato l’intensità anche con gli ingressi di Coman e Gnabry. L’ammonizione? E’ stata per Dimarco, fortunatamente non ha coinvolto me e Bastoni, che altrimenti saremmo stati in tribuna a Barcellona. Bisogna sempre calcolare chi si ha di fronte: il Bayern era stato quattro volte a San Siro e aveva vinto quattro volte. Sapevamo che ci sarebbero state delle difficoltà, siamo contentissimi e pieni d’orgoglio. La nostra corsa vuole continuare, cercheremo di recuperare qualche giocatore che ci può dare una mano. Giusto godersi serate così: abbiamo realizzato una grande impresa. Non si può arrivare sempre in semifinale, siamo orgogliosi”.

Le parole di Calhanoglu a Prime

Cosa provi dopo una vittoria così importante? Ti aspettavi tanta sofferenza?
“Ovvio che mi aspettavo questa sofferenza. Il Bayern è una squadra forte, con giocatori che hanno valori. Ma ci siamo preparati così, nel secondo tempo dopo il gol subito abbiamo fatto 1-1 e 2-1, poi dovevamo difendere negli ultimi dieci minuti e ci siamo riusciti; siamo contenti”.

Dove avete trovato la forza per reagire dopo l’1-0?
“Sono dettagli che fanno la differenza. Non abbiamo mollato, abbiamo fatto subito 2-1 poi altri dieci minuti di alto livello e poi ci siamo abbassati per difendere la nostra porta”.

Inzaghi fa il gesto del Triplete, obiettivo della sua Inter

INZAGHI IN CONFERENZA STAMPA

Lei è consapevole che sta facendo la storia dell’Inter? È una cosa che le pesa? 
“Sono serate che rimarranno dentro di noi, fare queste due partite con il Bayern che è un avversario di spessore era difficilissimo ma questo ripaga le giornate fatte con i ragazzi. Senza grandi uomini partite come queste non riesci a farle. Sono un allenatore molto fortunato”.

Inter, Arsenal e Barcellona erano tra le prime 8 e ora sono in semifinale. È un dato casuale?
“Era importantissimo arrivare tra le prime 8 e la differenza rispetto alla passata stagione sta lì, in questa nuova Champions, motivo per cui abbiamo avuto qualche problemino in più. L’Arsenal il e Barça sono arrivate tra le prime 8 come noi, PSG e Bayern hanno avuto qualche difficoltà in più ma devo dire bravi ai ragazzi. Ci siamo sacrificati, siamo stati bravi sulle palle inattive e sulle seconde palle. I ragazzi oltre ad essere grandi campioni sono grandi uomini”.

Qual è il segreto di questa Inter?
“Secondo me è come stanno bene i ragazzi insieme. Oggi Correa, Zielinski e Dumfries erano indisponibili ma erano comunque lì con noi nella panchina aggiuntiva. C’è unione. Tutti sanno di essere utili alla causa e si fanno sempre trovare pronti”.

A Monaco segna Muller e poi Frattesi, a Milano dopo Kane invece l’Inter ne fa due. Non piegarsi all’avversario è diventata una missione. 
“È frutto della lucidità. Abbiamo preso un gol quando non eravamo messi bene: Mkhitaryan era rimasto fermo per una botta alla testa, loro giustamente hanno giocato e abbiamo preso gol, ma una squadra non forte mentalmente non reagisce così. Invece la squadra è rimasta lucida e ha continuato il piano partita”.

Le parole di Kompany in conferenza

Dal suo punto di vista, in entrambe le partite, l’Inter è stata più concreta?
“Dobbiamo guardare indietro, prima della partita d’andata. Il tema principale era quello degli infortunati, avevamo tanti giocatori fuori e la prima cosa che abbiamo fatto è stato di mostrare un buon Bayern nella prima partita, anche se abbiamo perso. Se vogliamo invece guardare la partita abbiamo grande rammarico. Siamo venuti a Milano per mostrare un nuovo volto positivo, abbiamo avuto il supporto dei nostri tifosi. Oggi abbiamo avuto delle occasioni, ma la qualità dell’Inter si è fatta sentire. Dovevamo fare più gol di loro. Sono delle emozioni miste: la cruda realtà è che non giocheremo la finale a Monaco e questo non lo possiamo cambiare. Non abbiamo fatto abbastanza, ma da qui a cinque mesi torneremo a giocare a Monaco in Champions: avremo altre partite e lotteremo anche per altri trofei. Abbiamo tanto a cui pensare”.

Come valuta la prestazione di Kimmich? È uno di quelli che ha giocato di più, oggi ha faticato.
“Sì, ma non faccio io il calendario della partite. Abbiamo già trattato questo tema, ma ci sono tante partite e tante trasferte, poi la pressione aumenta quando ci sono delle defezioni come nel nostro caso in una fase importante della competizione. Questa cosa merita di essere discussa, ma ora posso solo dire che è una questione di calendario e non posso farci nulla. Dobbiamo andar avanti e giocarcele tutte”.

Cosa è mancato per segnare il terzo gol? L’Inter potrà battere il Barcellona?
“Sono due squadre eccezionali, abbiamo giocato anche contro il Barça ma non è una domanda da fare a me. Quando prepariamo gli incontri la cosa difficile da fare quando fai vedere i video è difficile lasciare da parte le occasioni sbagliate contro l’Inter, perché sono state troppe. L’Inter è molto forte, è allenata benissimo, per questo io avrei scelto di fare comunque questa partita, anche se il risultato è lo stesso”.

In Italia abbiamo visto un Kim dominante, ora sembra diverso. Cosa gli sta accadendo? Siete soddisfatti di lui?
“Ognuno ha diritto di dire la sua opinione, ma io non sono d’accordo. Lui deve e dovrà aiutarci a diventare campioni di Germania dopo che ha vinto lo scudetto col Napoli. Abbiamo avuto delle defezioni, ma non c’è alcun tpo di possibilità che possa additare qualcuno. All’interno della società ci diciamo quello che pensiamo”.

 

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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