Calcio

Il Papa e una polemica che non mi appassiona. Conte, la migliore exit strategy

E’ morto il Papa. E il calcio anche in questo caso è stato risucchiato dalle polemiche. Quelle dei tifosi che avevano organizzato, magari con tutta la famiglia, la Pasquetta alternativa al seguito della squadra del cuore con relativi sacrifici economici. Quella dei club, in primis la Lazio, che ha inviato alla Lega una lettera di protesta per la decisione di far recuperare i match mercoledì, senza prima aver consultato i club. Giusto sospendere o no? Tutti hanno ragione, o meglio, tutti hanno le loro ragioni.

Papa Francesco (vatican.va foto) – www.sportitalia.it

Capisco la scelta, ma capisco anche il disagio dei tifosi e dei club. La cosa bella è stata la solidarietà delle società nei confronti dei tifosi con iniziative e agevolazioni per i biglietti di mercoledì, e la solidarietà tra gli stessi club sfidanti, vedi il Cagliari che ha messo a disposizione il centro sportivo di Assemini alla Fiorentina. Non faccio Ponzio Pilato e di solito non faccio mai zero a zero, ma è una polemica che non mi appassiona. Perchè credo che la nostra società sia stata in silenzio e abbia accettato decisioni decisamente più discutibili. Ricordiamoci sempre che chi comanda il calcio scelse di giocare la sera dell’11 settembre 2001 per poi rimandare le partite del giorno successivo. E non mi va di aggiungere altro.

“Conte tradito”: il Napoli ha un nuovo caso (Screen Youtube Dazn) – Sportitalia.it


Decido invece di virare sulla lotta scudetto. Anzi di tornare sulle parole di Antonio Conte. Che ha definito sciacallaggio quello fatto nei confronti delle sue dichiarazioni pre Monza-Napoli. Ecco, gli sciacalli, per me, sono un’altra cosa. I giornalisti hanno fatto solo il loro lavoro. Perchè Conte sapeva benissimo che le sue parole avrebbero acceso dibattiti, polemiche e avrebbero aperto la strada al dubbio sulla sua permanenza a Napoli. Dichiarazioni, peraltro, rafforzate dalle parole nel post-partita. Conte, in realtà, ha fatto tutto da solo. Ha detto tanto, forse non tutto, ma mai aveva parlato così. Quindi zero vittima e zero sciacallaggio. Piuttosto ci ho visto un po’ di strategia in chiave scudetto e un avviso ai naviganti. Come dire: “se dovessi vincere lo scudetto in mezzo a tutte queste difficoltà, molto del merito sarebbe mio”. Che poi in caso di reale vittoria diventerebbe di conseguenza la migliore exit strategy possibile anche agli occhi dei tifosi. Conte, dopo l’aggancio in vetta, ha tutto per farcela. Calendario ultra favorevole e, come al solito, una partita a settimana. Adesso, paradossalmente, lo scudetto potrebbe perderlo solo lui. 

Valentina Ballarini

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