Rafael Leao, attaccante Milan (LaPresse) - sportitalia.it
Quanto può incidere una vittoria come quella nel derby di Coppa Italia all’interno di una stagione il cui andamento sembra poco più che un lancio di dadi? Difficile dirlo, ma l’unico elemento coerente di questa annata tumultuosa è stato indubbiamente l’approccio con cui il Milan ha affrontato palcoscenici di prestigio e avversari sulla carta spesso più forti. I derby con l’Inter – 5, chiusi con un bilancio di tre vittorie e due pareggi – lo raccontano bene, così come le gare con Real Madrid in Champions League, Juve in Supercoppa e Roma in Coppa Italia. Se si alza il livello, questo Milan sa bene come comportarsi. E in vista della finale di Roma contro il Bologna del 14 maggio è una consapevolezza da lucidare e conservare con cura.
La partita di Venezia servirà soprattutto a questo, a mantenere alto il livello di fiducia e a proseguire anche sul nuovo tracciato tattico ideato da Conceicao, quel 3-4-3 che in 3 partite ha dato garanzie importanti, al di là della sconfitta con l’Atalanta a San Siro. Il Milan ripartirà proprio da qui, con pochi cambi in vista. Out Gabbia, ecco quindi Thiaw al centro della difesa, con Walker – recuperato – che scalpita per un posto nel tridente difensivo. Largo a destra sempre Jimenez, davanti ancora Luka Jovic dopo la doppietta che ha lanciato il Milan i finale.
Venezia (3-5-2): Radu; Candé, Idzes, Schingtienne; Zerbin, Perez, N.Caviglia, Doumbia, Ellertsson; Yeboah, Fila. Allenatore: Di Francesco.
Milan (3-4-3): Maignan; Tomori/Walker, Thiaw, Pavlovic; Jimenez, Fofana, Reijnders, Theo Hernandez; Pulisic, Jovic, Leao. Allenatore: Conceicao.
Tijjani Reijnders, centrocampista del Milan, ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport e ha iniziato parlando anche del 3-0 di mercoledì all’Inter: “Milano è rossonera perché in questa stagione l’Inter non ci ha mai battuto. Abbiamo mostrato quello che sappiamo fare e l’ultimo è stato il migliore dei cinque derby giocati. Quanti meriti ha Conceiçao per la qualificazione alla finale? Tanti. Abbiamo parlato della possibilità di vincere due trofei e siamo scesi in campo determinati a conquistare la finale. Il nuovo modulo si adatta bene alle caratteristiche della rosa. Si può sempre migliorare, ma siamo sulla buona strada”.
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