Calcio

Genoa, Vieira: “Ho fatto la scelta giusta”

Arrivato a stagione in corso per raccogliere l’eredità di Gilardino, Patrick Vieira ha portato nuova energia al Genoa, conquistando con largo anticipo una salvezza che a inizio anno sembrava tutt’altro che scontata. In un ambiente storico e passionale come quello genoano, l’ex centrocampista francese ha trovato terreno fertile per mettere in pratica le sue idee, sia tattiche che valoriali, sentendosi da subito nel posto giusto: “È bastata una settimana di lavoro. L’atteggiamento del gruppo mi è piaciuto moltissimo. E lì mi sono detto: ‘Ho fatto la scelta giusta”.

Vieira al Genoa: dentità, stabilità e lavoro di squadra

Con 29 punti in 23 partite, Vieira ha impresso al Genoa una precisa identità, scegliendo di semplificare la gestione tecnica: “Sono passato dal 5-3-2 al 4-3-3, allo scopo di creare fiducia attraverso il gioco. La stabilità era il primo passo”. Nonostante qualche difficoltà offensiva, l’orgoglio per la squadra è evidente: “Tutti vorremmo essere come il City o il Barcellona, però dobbiamo analizzare bene la squadra”. Il vero cuore del progetto, però, è il dna genoano: “Qui devi giocare con intensità, e se sbagli un pallone, la gente ti sostiene. Il mio dna è identico a quello del club, qui uso il ‘noi’, non l’‘io’”.

Giovani, maestri e battaglie sociali

Vieira ha sempre creduto nel valore dei giovani: “Ovunque ho messo dentro giovani. Ma devono poter sbagliare, la società deve accettarlo”. Tra i suoi modelli cita Wenger, Mourinho, Mancini e Capello, senza dimenticare le fondamenta costruite nei settori giovanili. Non manca infine una riflessione sul razzismo: “C’è nel calcio così come altrove. Il cambiamento è in atto, ma troppo lento”. Il 31 maggio sarà a Monaco per la finale di Champions, diviso tra le emozioni per il suo Psg e il legame con l’Inter: “Comunque vada, sarò felice”. Vuole solo veder vincere chi lo merita.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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