Calcio

Como, Fabregas: “Futuro qui? Se dico si o no è uguale”

Cesc Fabregas, tecnico del Como, ha commentato così il successo 3-1 contro il Cagliari: “Penso che questo è un po’ la continuità della nostra stagione. Avere più forza per alzarsi dal letto il giorno dopo, dopo una sconfitta e una sconfitta ancora. Con coraggio, rispetto per il compagno, creando forza nella nostra famiglia. la nostra mentalità è cresciuta, i giocatori hanno capito il nostro gioco e il nostro stile. Ora il più è mostrare il nostro impatto mentale. Dobbiamo vincere la prossima. Quando trovi tanti complimenti pensi di essere più bravo di quello che sei, lo sprint non lo fai, molli e arriva una squadra che ti mangia e vince. Ma questo è il mio lavoro, di far capire che per vincere e arrivare al top bisogna sempre andare a 100. Noi lo abbiamo capito e sono contento. Pensiamo alla prossima a Verona, partita difficile, dobbiamo vincere“.

Quando ha capito che la squadra avrebbe potuto fare un grande campionato: Noi stiamo facendo il campionato che dovevamo fare. Sono arrivati giocatori che hanno fatto alzare il livello, Goldaniga ha giocato otto partite da terzino destro, Kempf a sinistra… facile dire tutto questo ma io ricordo tutta la strada fatta, la stagione, ma i ragazzi non hanno mollato. I ragazzi mi hanno seguito e questo per me è fondamentale“.

Cesc Fabregas, allenatore Como (Screen Youtube Dazn) – Sportitalia.it

 

Sul futuro

L’anno prossimo si può puntare all’Europa? Con o senza di lei: Se dico sì o no è uguale. Se vinco e poi le perdo tutte dicono che sono scarso, conosco tutto. Io sono tranquillo. Oggi sei bravo e se fai la stessa cosa poi non è così. Io sono tranquillo“.

Del futuro ha già parlato. Ma il lato emotivo con giornate come queste? Avranno un peso nella decisione finale: Ovviamente c’è un lato emotivo, non lo posso negare. Succeda quel che succeda io ringrazierò per sempre quello che mi ha dato la società, sono orgoglioso di quello che si sta creando intorno a Como. Questa energia al Sinigaglia, una cosa diversa da quando sono arrivato da giocatore. Io voglio andar via di qui lasciando un’eredità, l’importante è che chi viene dopo di me ritrova una grande società, con ragazzi preparatissimi. Una cultura del lavoro spettacolare. Voglio lasciare questo al Como poi io sono molto contento e legato a tutti, molto coinvolto anche sul futuro. Quando arriverà il momento si dirà qualcosa“.

Come la sta dicendo sembra un passo d’addio: No, l’ho detto sempre questo. Quando andrò via, spero che dicano: ‘Wow’. Il mio lavoro è preparare tutto, anche dopo 10-5 anni. La cosa più difficile è quanto fatto fino ad adesso. Ora bisogna alzare il livello“.

Cesc Fabregas, allenatore Como

 

Ancora Fabregas

Sesta vittoria di fila, un solo gol subito. Difesa che regge bene… cosa è cambiato: Quello che vedete voi è sbagliato. Siamo stati forti difensivamente tutta la stagione, ma singolarmente ti hanno fatto gol che oggi non avrebbero dovuto arrivare. Come Pepe oggi. Nella prima parte 32 gol presi, oggi 17. Nel singolo la squadra è migliorata, ma con i dati, se potete vederli… questo è calcio. L’atteggiamento della squadra in tutta la stagione è stato molto forte“.

Oggi qualche novità. Pensa di ripeterlo nelle ultime due giornate: È presto, devo vedere la settimana, come ritornano i ragazzi. Ma abbiamo trovato una continuità, una squadra che gioca bene, questo è il più importante. Devo andare con i giocatori che sento possano vincere la partita. Oggi l’ho sentito. Con Pepe è stato un regalo meritato, non voglio dire la cosa sbagliata. Mi ha aiutato durante la stagione, Valle mi ha dato qualcosa in più, ma andiamo a vincere le partite che mancano. Per dare continuità a una squadra che sta crescendo per un calcio che a me piace“.

Carlo Pozzoli

Carlo Pozzoli, nato a Genova il 23/02/1993. Da ottobre 2021 faccio il Telecronista presso Sportitalia. Sono diplomato come Ragioniere e mi sono poi laureato al D.A.M.S.

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