Calcio

Marotta carica l’Inter: “Due finali in tre anni è qualcosa di irripetibile”

Il presidente dell’Inter Beppe Marotta ha parlato nel corso del Media Day dell’UEFA a pochi giorni dalla finale di Champions: “Benvenuti al media open day, che rappresenta il conto alla rovescia verso una data prestigiosa e storica. Sarà l’esibizione di una manifestazione più importante in Eurpa. E’ motivo d’orgoglio, è la seconda volta che ci partecipiamo grazie al lavoro e al senso di appartenenza profuso dall’Inter. Il merito va riconosciuto principalmente a Inzaghi alla squadra, alla società e alla nuova proprietà che è entrata in maniera intelligente. Ora c’è qui con noi una componente del CDA la dottoressa Ralph, una presenza silente che non interferisce nelle nostre decisioni. Il ringraziamento anche ai colleghi dell’area corporate e sport. Abbiamo iniziato la stagione per fare qualcosa di grandioso e ci siamo riusciti, fare la seconda finale in tre anni è qualcosa di irripetibile. Ma non volevamo tralasciare le altre competizioni: semifinale di Coppa Italia, il campionato l’abbiamo perso, complimenti al Napoli. Ci è mancato quel centimetro, è un peccato ma questo è lo sport. Vorrei anche sottolineare che rispetto ai nostri diretti antagonisti abbiamo fatto 19 partite in più, un girone di campionato. Ciò significa che abbiamo speso tanto a livello di energie. Davanti a me ci sono 100 tra i giornalisti più importanti d’Europa, qui siamo arrivati avendo battuto squadre blasonate a livello mondiale come Bayern e Barcellona. Noi siamo l’Inter, questa è la settima finale di Coppa Campioni, vogliamo andarci da protagonisti. Come dico spesso: nello sport non bisogna essere arroganti ma ambiziosi. Sappiamo che giochiamo contro un club di grande caratura e possibilità finanziaria. Ma noi siamo all’altezza del ruolo, possiamo essere protagonisti. Siamo arrivati qui con merito, spero che sia uno spot per il movimento calcistico, soprattutto quello italiano. Mi auspico sia una serata bellissima da coronare con qualcosa di straordinario per rendere felici noi stessi, la società e i tifosi”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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