Calcio

Inter, Arnautovic: “A Monaco in campo senza emozioni. E nel 2010…”

Marko Arnautovic, attaccante dell’Inter, ha parlato in vista della finale di Champions League.

Trovi analogie col 2010?
“Nel 2010 ero in spogliatoio calmo e tranquillo (ride, ndr). E va bene, non proprio calmo e tranquillo, ma giovane. Ora è una cosa diversa, cerco di far capire alla squadra che dobbiamo entrare lucidi in campo e senza emozioni perché già hanno tutti in testa che due anni fa hanno perso la finale, e queste non sono emozioni da portare in campo. Bisogna entrare in campo e fare tutto per vincerla, poi non si sa mai perché in finale è sempre 50 e 50”.

Scudetto perso in extremis. Ci sono le scorie?
“Avremo più cattiveria, al 100%. Siamo stati malissimo anche noi, fa male perdere. Però adesso abbiamo messo lo scudetto da parte, abbiamo una partita e una coppa che tutti sognano e vogliamo arrivarci al meglio cercando di vincerla. Non pensiamo più allo scudetto”.

Thuram ha detto che tu per lui sei come un fratello.
“Prima dell’intervista l’ho pagato (ride, ndr). A Marcus voglio molto bene. È un ragazzo è straordinario, come tutti gli altri, ma sono molto vicino a lui e Hakan e cerco sempre di parlare con loro perché sono due giocatori, lo sapete pure voi, straordinari. Cerco di fargli capire quanto sia importante la partita e sono sicuro faranno un’ottima gara”.

The last dance?
“Per me? Lo sapete già”.

Una vittoria può cambiare il destino?
“Quale destino? Se vinciamo rimango? Questo lo sa Dio e la società. Non io. Ma non penso dove vado o quando vado o se vado… Penso alla finale, al resto poi si pensa”.

Coppa del 2010?
“L’ho vinta come tifoso. In campo mi divertivo… Poi mi hanno arrestato (ride, ndr)”.

Qual è il clima nello spogliatoio?
“Questa settimana sarà sicuramente un’altra cosa: avremo il clima di una squadra che andrà a giocarsi la finale di Champions. Due settimane fa era un clima che non auguro a nessuno perché perdere fa male, ma adesso non ci pensiamo più. Dobbiamo mettere la testa sul PSG, su questa Coppa che è un trofeo straordinario che sogna di vincere ogni bambino. L’importante è entrare in settimana positivi e facciamo d tutto per arrivare al meglio a Monaco. Poi ci sono voci di ogni tipo sul risultato finale, ma la finale è sempre 50 e 50”.

Il tuo sogno è una permanenza qui?
“Chi non lo ha come sogno? Lo sanno tutti che per me questo è un club speciale, amo tutti qua. Non solo i giocatori, ma tutte le persone che lavorano qui sono nel mio cuore così come i tifosi. Anche se si incazzano con me, gli voglio bene lo stesso. Non faccio nulla contro l’Inter, cerco di dare sempre il massimo dentro e fuori dal campo e questa è una settimana importantissima”.

Su Inzaghi:
“Non capisco perché lo criticate. Sono con lui da due anni e non è solo un allenatore, perché ce ne sono tanti forti, forti, ma lui è straordinario. Sabato dobbiamo fare una bella partita anche per lui”.

Perché ti hanno arrestato a Madrid?
“Perché pensavano fossi un tifoso”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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