Anche se magari non lo ammetteranno all’inizio della stagione, per le consuete ragioni che mischiano scaramanzia e strategia, non ci sono dubbi che dalle parti di Casa Milan ci sia la profonda convinzione di puntare con forza alla corsa Scudetto nella stagione che verrà. Un piano che contemplerà, giocoforza, una sessione di mercato aggressiva tanto in entrata quanto in uscita. La fase operativa destinata alle cessioni, come è chiaro dalle evoluzioni degli ultimi giorni, è decisamente entrata nel vivo. Vendere bene è un’arte che non sempre ha fatto corrispondenza alle strategie rossonere dell’ultimo periodo, ma in attesa di comprendere come il tesoretto verrà reinvestito, i primi vagiti dell’estate di mercato sembrano abbastanza confortanti. Non tanto per Reijnders, operazione già impostata dalla dirigenza prima ancora che Tare fosse nominato Direttore Sportivo, quanto per quello che è dispiegato nel corso dell’ultima settimana. A partire da Musah, che magari altrove farà una grande campionato, ma dalle parti di Milanello fino a qualche settimana fa difficilmente si pensava potesse portare nelle casse del club quasi 30 milioni di euro. Passando per un Theo Hernandez dichiaratamente fuori dal progetto e che sarebbe pronto a sposare la causa dell’Atletico Madrid, ma non per una cifra considerata insufficiente (18+3), pur avendo il contratto in scadenza.
Esattamente come accaduto con il Chelsea per Maignan, anche se nel caso del portiere Allegri è convinto di poter ripristinare la connessione naturale che aveva contraddistinto la fase dorata della permanenza a San Siro del portiere. Più complicato sarà trovare sistemazione ad altri calciatori fuori dal progetto, come Chukwueze ed Emerson Royal per esempio, ma il lavoro è stato solamente imbastito e necessiterà di ulteriore tempo per entrare nella sua fase concreta ed operativa.
Nelle settimane a venire, precisamente dalla prossima, ci si dedicherà al tema entrate, con una doverosa premessa. Oltre al budget già prestabilito dalla proprietà per affrontare una stagione che non porterà nelle casse rossonere gli introiti di alcuna competizione continentale, è previsto un tentativo da parte Direttore Sportivo del Milan, supportato da mister Allegri (totalmente coinvolto ed operativo in ogni scelta di mercato e non solo) di sondare con il club la possibilità di concentrare un investimento superiore a quanto messo in preventivo, da concentrare in posizioni cardine per la squadra che i rossoneri hanno intenzione di costruire.
Anzitutto dall’attacco, senza che un acquisto top in quel reparto vada a comportare una bocciatura per Santiago Gimenez. Il preferito di Allegri, per distacco, corrisponde al profilo di Dusan Vlahovic della Juventus. Non ci sono ancora stati contatti diretti tra le due società, ma l’attaccante ha memorizzato la preferenza assegnatagli dal suo ex allenatore ed ha manifestato assoluto gradimento per una prospettiva di ricongiungersi. Di contro c’è un contratto pesantissimo ed in scadenza con la Juventus, e la stima incondizionata del suo attuale tecnico Igor Tudor. Se ne riparlerà, senza dubbio.
Non mancheranno rivoluzioni anche negli altri reparti: a partire dalla linea mediana. Non si dimenticano certo i profili futuribili, e ne è riprova concreta la trattativa avviata con il Club Bruges per il talentuoso Ardon Jashari: un profilo relativamente costoso, ma sul quale Tare è pronto a scommettere dopo le referenze dell’area scouting. Oltre a Modric, il nome sul quale l’albanese sta cercando di trovare una quadra è quello di Granit Xhaka: elemento che garantirebbe carisma, qualità ed esperienza ad un reparto che sarà di fatto cambiato radicalmente secondo i dettami di Max Allegri. A questo proposito, è bene tenere d’occhio il profilo di Adrien Rabiot: uno che il tecnico rossonero apprezza in tutto e per tutto, e che in una seconda fase dell’estate potrebbe tornare decisamente attuale per le manovre della squadra che Igli Tare sta cercando di costruire.
Una chiusura sul tema Leao e sull’apprezzamento conclamato da parte del Bayern Monaco. La doverosa premessa è che il portoghese non ha mai chiesto al Milan di essere ceduto, e che nelle idee dei rossoneri Rafa sarebbe incedibile. I bavaresi stanno peraltro lavorando su un altro grande obiettivo, ovvero Nico Williams, per il quale la concorrenza non mancherà di certo. Fine delle discussioni? Solo al momento. Perché qualora i bavaresi dovessero fallire l’assalto allo spagnolo, e magari cambiare il proprio ordine di priorità, andrebbero a dirottare proprio su Leao il grosso investimento che hanno messo in preventivo di fare questa estate. Condizione che al momento non si è ancora realizzata, esattamente come non ci sono stati contatti diretti tra le due società. Ma l’estate è imprevedibile, esattamente come le finte di Rafa nelle serate di grazia.
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