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Inter, Calhanoglu: “Il rispetto non può essere a senso unico. Futuro? Ecco cosa dico”

Dopo le dichiarazioni di Lautaro Martinez, ora Hakna Calhanoglu ha espresso la sua opinione in merito alle ultime voci su un possibile addio. Questo il suo post su IG: “Dopo l’infortunio nella finale di Champions League, abbiamo comunque deciso che partissi con la squadra per gli Stati Uniti.

Essere lì, anche senza poter scendere in campo, è stato importante per me. Volevo stare vicino al gruppo, dare il mio supporto. 

Purtroppo, durante un allenamento negli USA, ho riportato un altro infortunio, in una zona diversa. La diagnosi è stata chiara: uno strappo muscolare. 

Per questo non ho potuto giocare in questa competizione. 

Non c’è altro. Nessun retroscena.

Ieri abbiamo perso. E fa male.

L’ho vissuta con tristezza, non solo da calciatore, ma da persona che tiene davvero a questa squadra. 

Nonostante l’infortunio, subito dopo il fischio finale ho chiamato alcuni compagni per far sentire il mio sostegno.

Perché quando ci tieni, è quello che fai.

Quello che mi ha colpito di più, però, sono state le parole arrivate dopo. 

Parole dure. Parole che dividono, non uniscono.

In tutta la mia carriera non ho mai cercato scuse. Mi sono sempre preso le mie responsabilità. Ho giocato anche con il dloro, E nei momenti difficili, ho sempre cercato di essere un punto di riferimento. Non a parole ma con i fatti.

Rispetto ogni opinione – anche quello di un compagno , anche quello del presidente. Ma il rispetto non può essere a senso unico.

L’ho sempre dimostrato dentro e fuori dal campo. Non ho mai tradito questa maglia, non ho mai detto di non essere felice all’Inter. Il futuro? Lo vedremo”.

Federico Calabrese

Federico Calabrese, classe 2000, è un giornalista pubblicista. In libreria è uscito con “Volare libero”, l’autobiografia di Gianluca Pagliuca e con “Istinto puro”, l’autobiografia di Sébastien Frey.

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