Calcio

Juve, il Direttore Sportivo a settembre: non è uno scherzo

In questo momento alla Juve vale tutto. Tutto e il contrario di tutto. Comolli aveva annunciato tempi lunghi per il direttore sportivo: pareva circostanza o strategia e invece era sincero. Il mercato lo sta facendo lui con intermediari fidati, magari il direttore sportivo arriverà a settembre e non è uno scherzo. Piuttosto arriverà un direttore tecnico prima del raduno del 24 luglio, per supportare Tudor e squadra: potrebbe essere un direttore sportivo sotto mentite spoglie, concretamente farà tutto ciò che fanno altri da altre parti ma non deciderà sul mercato, perché su quello decide solo Comolli. Il nuovo ds unirà il lavoro di prima squadra e settore giovanile, magari andrà in giro a vedere qualcuno per fare reclutamento: quando sarà tempo di trattative, sarà il dg a fare tutto come in queste prime settimane.
Chiarito, dunque, che non c’è niente da aspettare prima che lo spettacolo abbia inizio, la Juve ha aperto il sipario dell’estate con David. Il canadese è arrivato a zero, per una commissione di 12 milioni e mezzo spalmata in tre anni e un curriculum di tutto rispetto per scaldare i tifosi: è un Vlahovic che giunge sul treno del grande club dopo aver fatto qualche anno in più a medio livello, pronto al salto. Impeccabile non è ma fuori da una big gli errori pesano meno: il bello per lui arriva adesso, la Juve spera di aver fatto il colpo dopo anni di risultati modesti nel reparto più determinante. Ma la campagna di rafforzamento non è certo finita qui: bisogna alzare il livello e anche tanto, serve ancora un altro centravanti di peso e qualche altro che possa accompagnare il finalizzatore con una rifinitura di qualità.
La Juve sta nascendo attorno a Yildiz. E a differenza dell’estate scorsa ha un bel nucleo di giocatori che rendono l’ossatura della squadra forte: Di Gregorio, Gatti, Cambiaso, Kalulu, Locatelli, Thuram e Yildiz in attesa del ritorno di Bremer e del salto di qualità dí Koopmeiners, c’è mezza squadra che ha un volto chiaro e inequivocabile sul piano della titolarità in campo. Il mercato aiuterà ad alzare l’asticella non tanto perché arriveranno giocatori top – in quanto quello appare ovvio – quanto per come la base della squadra sia già ben salda e definita nella sua identità. Chi deve strutturarsi bene adesso è il club con la definizione dei ruoli interni, con Chiellini a garanzia di juventiunità ma ancora troppe incognite su ciò che sarà il modus operandi con Comolli. In attesa di direttore tecnico e sportivo.
Giovanni Albanese

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