Polemiche al Tour de France con parole pesanti contro il ciclista (Foto IG @tadejpogacar - sportitalia.it)
Sotto una pioggia sottile e nuvole basse, a 2052 metri d’altitudine sulla vetta di La Plagne, si scorge l’Arco di Trionfo in lontananza: mancano 316 chilometri a Parigi, dove il 112° Tour de France si concluderà con il circuito di Montmartre. Tadej Pogacar, già vincitore nel 2020, 2021 e 2024, è ormai pronto a festeggiare il suo quarto successo finale.
L’ultima tappa alpina però non è sua. Il protagonista di giornata è Thymen Arensman, 25enne olandese del team Ineos, che dopo il successo nei Pirenei a Superbagneres si impone anche sulle Alpi. Scatta a 14 km dall’arrivo, sfruttando la rivalità tra Pogacar e Jonas Vingegaard, e resiste al ritorno del duo fino alla fine. Taglia il traguardo con 2” di vantaggio su Vingegaard e lo stesso Pogacar, che per la prima volta cede un abbuono al danese: 2” che però non cambiano i giochi.
In classifica generale, Pogacar comanda con 4’24” su Vingegaard e ha il Tour nelle sue mani; i due sono seguiti dal tedesco Lipowitz (+11’09”) e dallo scozzese Onley (+12’18”). Il quinto è Gall, staccato di 17’12”. La maglia gialla è saldamente nelle mani dello sloveno: la penultima tappa di sabato non prevede né cronometro né arrivo in salita, quindi i giochi sono virtualmente chiusi.
Pogacar ci ha provato sin dall’inizio. La tappa, accorciata a 93 km per un’epidemia bovina nella zona del Col des Saises, è stata controllata dalla sua UAE-Emirates, che ha spento ogni tentativo, incluso quello di Roglic. Nella salita finale — 19,1 km al 7,2% — Pogacar si è messo in testa, con Vingegaard incollato alla ruota, senza mai concedere un cambio. Un copione già visto sul Ventoux: i due si marcano stretti, più preoccupati a non far vincere l’altro che a cercare il successo personale.
Nel frattempo, Jonathan Milan continua a inseguire la maglia verde della classifica a punti. Sul traguardo volante di Villard-sur-Doron, al km 12 della 19ª tappa, il friulano della Lidl-Trek ha battuto Girmay, conquistando altri 20 punti. Ora guida con 352, contro i 272 di Pogacar. A 24 anni, dopo le vittorie di Laval e Valence, Milan è vicino a diventare il terzo italiano a conquistare la maglia verde, dopo Franco Bitossi (1968) e Alessandro Petacchi (2010). Gli basta arrivare a Parigi.
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