Calcio

Dzeko pazzo di Commisso: “Una rarità nel calcio”. Poi sull’Inter: “Sì, magari avrei fatto comodo”

In un’intervista a SportWeek, il nuovo attaccante della Fiorentina, Edin Dzeko, ha espresso il suo entusiasmo per l’arrivo nel club viola. Ha raccontato di essere rimasto colpito dalle strutture del centro sportivo, tanto da non aver avuto dubbi sulla scelta: “Guardate il Viola Park, basterebbe quello per rispondere. Quando mi hanno informato dell’opportunità di venire qui, non ho neppure chiesto consigli ad amici ed ex compagni. Ho vissuto otto anni in Italia, so cosa rappresentano Firenze e la Fiorentina. Sulla città ho sentito tante cose belle, ma non ho ancora fatto in tempo a visitarla e a cercare casa. Certo, se il centro sportivo è questo… non mi dispiace dormire qui”, le sue parole.

Dzeko ha anche elogiato il presidente Rocco Commisso per i suoi investimenti e la sua passione per la squadra, definendolo una rarità nel calcio moderno: “Gli ho fatto i complimenti per le strutture che ha realizzato. Mi ha chiamato subito dopo la firma e mi ha stupito per il suo modo di fare. Ama la città e il club, ha investito tantissimo. Nel calcio di oggi è una rarità. Quanti presidenti sono ancora così attaccati alle loro squadre? Il suo sogno è lo stesso di chiunque lavori qui: una Fiorentina sempre più grande, si spera vincente.”

Edin Dzeko, attaccante (AP LaPresse)

Dzeko ha parlato anche della sua esperienza all’Inter, concentrandosi in particolare sulla finale di Champions League persa contro il Manchester City. Nonostante la sconfitta, l’attaccante ha sottolineato l’orgoglio per la prestazione della squadra: “Se in finale di Champions ci credevo? Quando arrivi in finale sei a un passo dall’obiettivo. Quindi sì, ci credi eccome. L’Inter sfidava il City degli imbattibili, una squadra che sulla carta era ingiocabile ma che alla fine, durante la partita, non è riuscita a dominarci. Mentre ero in campo sentivo che il traguardo era alla nostra portata: con qualche episodio a favore avremmo potuto portare la coppa a casa, ma resta l’orgoglio di aver dato il 100%”.

Sui rimpianti: “Non rimpiango le scelte, perché il passato non si può cambiare. Ma se devo scegliere una partita che mi ha lasciato l’amaro in bocca… penso al City e al Bologna. Eravamo i più forti, ma abbiamo gestito male le energie. In campionato abbiamo sottovalutato gli avversari, che sono stati bravi ad approfittarne. Complimenti al Milan che ha vinto, però quell’anno l’Inter ha sprecato troppe chance”.

Infine, Dzeko ha ammesso di aver pensato spesso a come sarebbe potuta andare la scorsa stagione se fosse rimasto all’Inter, pur non provando alcun rancore nei confronti del club: “Sì, mi è passato per la testa tante volte. Non provo rancore: a Milano ho vissuto due anni stupendi, conosco l’ambiente e tanti ragazzi che giocano ancora lì. La società e l’allenatore hanno fatto determinate scelte, che li ha portati a vincere uno scudetto e a tornare in finale di Champions. Certo, magari con me sarebbe potuta andare ancora meglio…”.

Redazione Sportitalia

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