Siamo pronti, partiamo. Direzione Premier League: il campionato più prestigioso al mondo. Da lì sono arrivati negli ultimi due anni 250 milioni per i giovani lanciati nel campionato italiano Primavera: esclusiva di Sportitalia.
Una vera e propria top 11, senza portiere ma con un gran talento da monitorare per il futuro. Buona parte di questi di nazionalità italiana, tutti o quasi con proiezione da nazionale e con ampi margini di crescita. Nicolò Savona da Torino, che ha salutato la Juve per vestire la maglia del Nottingham Forest (operazione da 15 milioni tra fisso e bonus) è solo l’ultimo della comitiva.
L’ormai ex bianconero ha raggiunto l’Inghilterra seguendo la scia di Giovanni Leoni, anche lui difensore: il Parma lo ha ceduto al Liverpool per 30 milioni dopo averlo lanciato in Serie A. Un po’ come ha fatto il Verona con Diego Coppola, approdato al Brighton per 10 milioni.
Gli affari tra l’Italia dei giovani e l’Inghilterra sono ormai consueti. L’estate scorsa il Bournemouth strappò Dean Huijsen alla Juve per 20 milioni bonus compresi: un anno dopo appena il Real Madrid lo ha acquistato per 60: da “ricalcolo percorso”. Sempre la Juve aveva venduto all’Aston Villa Iling per 14 milioni e Barrenechea per 8. Mentre l’Inter aveva già ceduto Casadei al Chelsea per 13 milioni. L’operazione dell’estate scorsa è stata del Bologna: 45 milioni dall’Arsenal per Calafiori. Un bottino davvero prezioso per il club al pari dei 30 milioni realizzati dal Lecce per cedere Dorgu al Manchester United, mentre la Fiorentina ha venduto Kayode al Brentford per 18 milioni. Anche la Dea ha fatto il suo affare con Okoli, incassando 14 milioni dal Leicester. Bisognerebbe poi calcolare pure chi è andato in un altro campionato come Mbangula, prelevato dal Werder Brema nell’organico della Juve per 14 milioni. Ma forse sarebbe un po’ troppo.