Chivu, conferenza stampa pre Inter-Torino
Riprendere il filo del discorso dopo la sconfitta contro l’Udinese avvenuta prima della sosta. L’Inter conosce gli ingredienti per combattere la Juventus e vuole farlo con grande entusiasmo domani sera nel derby d’Italia. Parlare di confronto decisivo è ovviamente prematuro, ma considerando il risultato negativo con il quale tutti i tifosi sono entrati scontenti nel periodo della sosta per le nazionali, ecco che domani serve la reazione.
Si tratta, comunque, di una prova del nove sul piano della personalità e della crescita di gioco. In questi giorni, Chivu ha potuto lavorare con i giocatori a disposizione e nel 3-5-2 ormai collaudato per il Biscione, lo stesso tecnico ha dichiarato di voler imprimere una tipologia continuativa e non di cambiamento. “Aggiungere” e non “Rivoluzionare”.
E a partire da domani, dunque, anche i tifosi nerazzurri potranno avere qualche risposta in più.
Queste le parole: “Se vale più di 3 punti come ha detto Tudor? Siamo ancora alla terza giornata. Non bisogna caricarla più di tanto, tutti sono a conoscenza di che cosa rappresenta il derby d’Italia. Bisogna avere energia giusta per leggere la partita”.
Difettucci da sistemare? Non ho parlato di difettucci, ho parlato di certezze. E togliere qualcosa che non mi è piaciuto. Devo capire quello che questa squadra può fare senza togliere certezze, devo avere l’intelligenza di capirlo. Non sono qui per stravolgere tutto”.
Riguardo la partita di domani: “Akanji è pronto per giocare per me. Pavard? Non è importante il motivo per il quale se ne è andato. Siamo consapevoli dell’importanza della partita ma non cambia niente del nostro valore”.
In risposta a Sportitalia, spiega: “Noi abbiamo un’identità, cerchiamo di portare avanti un lavoro ma nelle partite bisogna accettare il piano della gara, trovare soluzioni per reggere l’urto di quello che propone la partita.
Paragoni con Parma-Juve dove ho vinto? No, due squadre diverse, situazioni diverse, Tudor era appena arrivato. Loro ad esempio hanno ritrovato Bremer che gli ha portato punti così come senza lui li avevano persi”.
Su Bisseck: “È stato criticato perché è facile criticare chi non ha possibilità di dare continuità. Anche Bisseck veniva da un’assenza per infortunio di 2 mesi come Calhanoglu”.
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