I tifosi del Lecce (Foto ANSA)
Il Lecce di Di Francesco, alla terza giornata di serie a è chiamato alla sfida contro l’Atlanta di Juric, definita la partita dei valori calpestati, perché si torna a Bergamo, pochi mesi dopo la scomparsa dell indimenticato fisioterapista storico Fiorita e proprio quella gara viene ricordata come il braccio di ferro tra il Lecce e la Lega con i giallorossi che chiedevano il rinvio di alcuni giorni, e la Lega appunto che fissò la gara solo 48h dopo la tragedia di Graziano. Domenica pomeriggio un brivido lo proveranno tutti i protagonisti di quel 27 aprile, primo fra tutti Krstovic, pronto al debutto con la maglia della dea, era un rito l’abbraccio con graziano all’inizio di ogni partita, o all’esultanza per un gol. E allora si torna in campo, con i giallorossi che hanno lo stesso obiettivo dei nerazzurri bergamaschi, trovare i tre punti, il bottino piano, un pareggio e una sconfitta per il Lecce fin qui, che archiviata la sosta x le nazionali, ha tutta l’intenzione di costruirsi la salvezza passo dopo passo. Non c’è stato molto tempo per amalgamare e plasmare bene tutto il gruppo con i principi tattici e tecnici di Di Fra, diversi i nazionali assenti, ma è stata una settimana in cui si è lavorato nella propria casa. Da martedì infatti il quartier generale dei salentini ha ufficialmente aperto le porte e dunque ora Martignano è il centro di tutto, dalle idee ai sacrifici, insomma al lavoro del Lecce, alle prove oggi di quel 4-3-3 anti-dea, che potrebbe prevedere qualche novità , diversi ballottaggi di formazione. Sicuramente sarà Ramadani il fulcro dei giallorossi, anche a Bergamo l’albanese dirigerà le operazioni in cabina di regia, con Pierret costretto al differenziato x affaticamento muscolare, e con il numero 20 giallorosso sempre più al centro del progetto dopo un’estate da possibile partente. Le gerarchie sono cambiate, in mezzo infatti Berisha, è insidiato da Sala e da Helgason, in difesa, Siebert si candida al ruolo in primo piano come centrale accanto a Gaspar nonostante le buonissime performance di Tiago Gabriel e poi la grande incognita è l’impiego o meno di Camarda dal primo minuto, a Bergamo infatti potrebbe spuntarla Stulic, il nuovo numero 9 giallorosso, davanti al grande ex numero 9 di turno.
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