Cristian Chivu, allenatore Inter
L’Inter si trova ad Amsterdam dove domani sera affronterà l’Ajax nella prima partita della League Phase di Champions League. I nerazzurri dopo il ko nel derby d’Italia cercano la reazione alla Johan Cruijff Arena. L’allenatore nerazzurro ed ex della gara, da giocatore, Cristian Chivu interviene nella tradizionale conferenza stampa pre-partita. Ecco le su parole:
Cosa resta della sua esperienza all’Ajax, vedremo qualche ventenne all’Inter domani: “Sono grato per quello che ho vissuto ad Amsterdam. Mi ha fatto fare poi un passo importante. I ragazzi li abbiamo già visti nelle partite anche se solo a tratti”
C’è la sensazione che all’interno della squadra serva un salto di qualità per la mentalità: “Torniamo sulle solite. La squadra per me è forte e l’ha dimostrato anche con la Juventus. Guardando solo il risultato allora si può puntare il dito. Sappiamo cosa vuole dire perdere il derby d’Italia ma bisogna anche guardare le cose fatte bene anche durante la partita. Per me manca poco per dare continuità a quello che di buono stiamo facendo. Manca poco anche per dare morale alla squadra che sta facendo di tutto per uscire dalla situazione. Si tratta solo di risultati”
Come sta Lautaro? Sommer sarà cambiato: “Lautaro lo valuteremo domani e vedremo se lo avremo a disposizione. Non ho mai parlato di un cambio portiere. Non è giusto mettere Sommer in piazza e tirargli i sassi. Non mi sembra bello dal punto di vista umano e Sommer ha dimostrato anche l’anno scorso il suo lavoro. Oggi cambiare Sommer perchè lo chiede il popolo non mi sento di farlo. Ho grande stima di Martinez e avrà la sua chance e ho stima anche per Di Gennaro. Sommer ora va anche sostenuto umanamente”
Ha parlato con Koeman per qualche consiglio: “Da un po’ non lo sento e so però la qualità dell’Ajax. So qual è il progetto e cosa cercano di fare, so anche le loro ambizioni. L’Ajax non è una vittima e lo ha dimostrato a livello internazionale. Il presente magari non è stato all’altezza ma ha fatto quasi una finale di Champions con Ten Hag e hanno giocato prima una finale di Europa League. Sarà una partita tosta domani in questo stadio”
Qual è la forza dell’Ajax e quanto conta partire bene: “Non dobbiamo pensare lontano e penso alla prossima. L’Ajax abbina esperienza e gioventù, è anche ben allenata e ha velocità. Conosce i fondamentali e la prima è importante”
Le è rimasto qualcosa del Dna dell’Ajax: “La cultura dell’approccio alla partita mi è rimasta ma anche quella italiana. Tutto è un mix. Sono grato per tutto quello che ho vissuto qui. Ero un ragazzo e sono diventato uomo. Quindi devo ringraziare anche il Paese. La scelta dell’Inter è stato un passaggio di carriera ma ho sempre avuto nella mente e nel cuore quello che ho lasciato qui. Non solo da giocatore e da persona anche. Questo paese mi ha dato tanto”
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