Il designatore Gianluca Rocchi risponde alle polemiche - Sportitalia.it (Foto LaPresse)
Gianluca Rocchi ha parlato così ad Open Var del rigore assegnato al Verona contro la Juventus: “La decisione non è corretta, non è calcio di rigore, l’altro episodio non è uguale. La dinamica non rende punibile il braccio di Joao Mario, il giocatore va per colpire di testa e la palla spiovente gli colpisce sul braccio. Errata on field review. Quell’episodio di Atalanta-Udinese? Il difendente là ha fatto un extra movimento verso il pallone, nel caso di Joao Mario no“
Così poi sul rosso non dato ad Orban: “In questo caso era corretto dare il rosso, il giocatore guarda l’avversario, rosso da dare in campo, Var e Avar hanno trattato il caso troppo velocemente. Tudor? Nel caso di Orban ha anche ragione, ma vorrei che fossero usati termini corretti, usare toni eccessivi non è il caso: chiedo collaborazione, sennò diventa una gazzarra. C’è stato un allenatore che ha subìto un rigore all’ultimo minuto ed è stato espulso, ma i toni sono stati normali. Come tratto i ragazzi dopo gli errori? Noi siamo sempre molto severi. Qui, nonostante ci sia un Var fra i migliori e che ha sbagliato, succede, noi sospendiamo per una questione disciplinare, non tecnica. E comunque conta la meritocrazia“.
Gianluca Rocchi si è espresso sul possibile rigore di De Bruyne su Leris: “Il tocco di mano non è punibile, in sala VAR si fanno ingannare dallo slow motion da cui sembra un controllo. Se lo vedi in dinamica è un tocco casuale e non punibile né in attacco né in difesa. Se il giocatore avesse segnato di mano in questa maniera il gol sarebbe stato annullato. Era punibile lo step-on-foot e la decisione giusta sarebbe stato calcio di rigore“.
Sul rigore concesso al Pisa su fallo di Beukema Rocchi ha detto: “Il braccio è in posizione non naturale, fa sé stesso più grande, la decisione dell’arbitro è corretta“.
Rocchi ha parlato del calcio di rigore assegnato al Bologna al nono minuto di recupero del secondo tempo contro il Genoa: “È calcio di rigore. Il punto di contatto è in zona punibile e il movimento che Carboni fa in maniera istintiva lo rende punibile. È una decisione complessa e difficile da accettare.
Rocchi ha aggiunto: “Il lavoro in sala VAR è stato buono, soprattutto l’annuncio che spiega bene il motivo per il quale l’arbitro fischia il rigore“.
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