Calcio

Inter, ora la Champions: la prova di Cagliari è confortante

Cara, vecchia Inter ritrovata? E’ presto per dirlo, ma sicuramente la prestazione di ieri sera dei nerazzurri fa ben sperare il tecnico Chivu e tutto l’ambiente. Ottima gestione del possesso, grande riaggressione e perfetta lucidità nelle contingenze situazionali in entrambe le fasi di gioco. Lautaro ha trovato il modo per sbloccarsi, così come Pio Esposito, al primo guizzo in Serie A.

Copertura degli spazi, cattiveria agonistica e forse da rimproverare c’è un pochino di cinismo che avrebbe permesso all’Inter di chiudere anticipatamente la partita.

Adesso martedì c’è l’ultimo appuntamento di settembre: la sfida di Champions League contro lo Slavia Praga. Un appuntamento da non fallire.

Le parole di Chivu

Così Cristian Chivu a Sky Sport: “C’è anche l’avversario che ti può mettere in difficoltà, poi avevano cambiato il modulo e ci hanno sorpreso. L’avevamo preparata diversamente, ma i principi sono rimasti gli stessi. Siamo riusciti a sbloccarla all’inizio, poi purtroppo non siamo riusciti a chiuderla. C’è stata un po’ di sofferenza perché hanno preso coraggio, avevano entusiasmo, e hanno messo dentro più attaccanti. Alla fine ce l’abbiamo fatta, siamo contenti della prestazione e della vittoria”.

Si esagera coi complimenti a Pio Esposito?
“Andiamo piano, è un 2005, non dimentichiamocelo. Devo continuare a lavorare come sta facendo, ha tutto il futuro davanti a sé. E’ un giocatore importante, tutti riconoscono le sue qualità. Deve rimanere coi piedi per terra, deve lavorare. Tre mesi fa ho detto che sta sorprendendo anche me che lo conosco perché sta facendo bene. Ma andiamo piano, non rischiamo di pretendere troppo da lui. Gioca per la squadra, non ha paura di niente, ha sangue freddo sotto porta. Sono contento si sia sbloccato”.

Nei primi 35′ avete fatto la miglior prestazione a centrocampo.
“Sappiamo chi sono loro, per qualità ed esperienza. Lo hanno fatto vedere nel primo tempo con tante giocate di prima ma anche in fase difensiva dove siamo stati aggressivi. Hanno qualità, sono bravi come lo sono Diouf, Zielinski, Frattesi e Sucic Ho mille scelte in bvase all’avversario e in base alla famosa meritocrazia. Sono in difficoltà a fare certe scelte”.

Niccolo Anfosso

Giornalista pubblicista nato nel 2000. Laureato con il massimo dei voti in Scienze della comunicazione. Cresciuto a pane, sport e libri. Alla continua ricerca della perfezione.

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