Calcio

Tudor, la Juve non è Verona

Sapevamo dal primo giorno che uno dei problemi della Juventus potesse essere proprio in panchina. La conferma di Tudor, da semplice traghettatore a fondamenta del progetto, è apparsa una scelta senza senso da parte del guru Comolli. Se prendi Tudor per arrivare a fine stagione, dopo i disastri di Thiago Motta, ci sta ma non puoi rifondare la Juventus su un allenatore che non ha mai vinto nulla e che del dna bianconero ha solo la grinta che metteva da calciatore e mette anche oggi in panchina. Nulla contro Igor che ha dimostrato di essere sempre un buon tecnico ma per gli allenatori ci sono le categorie e ci sono le differenze tra vincenti e non vincenti.

Tudor non ha più 30 anni e nella sua carriera da Mister ha girato molti club ma naturalmente la Juve è il suo apice. In questo avvio di stagione le vittorie hanno nascosto molti suoi limiti. Le rimonte hanno messo in evidenza la sua grinta e la sua voglia di non mollare mai, la cosa non guasta, ma per vincere i titoli serve altro. Serve gioco, servono idee e competenza. La Juventus, quest’anno, ha una rosa più forte e completa delle ultime stagioni sta a lui farla rendere. Nessuno gli chiede la Champions o lo scudetto con 5 giornate di anticipo però è anche vero che questa squadra deve fare molto di più. Nessun dramma, siamo a fine settembre e c’è ancora tempo. Per crescere e per migliorare ma sicuramente Tudor deve porsi delle domande e oggi le risposte non sono quelle che lui vorrebbe. La Juve può giocarsela con il Milan? Si. Con l’Inter? Si. E se vogliamo anche con il Napoli ma la differenza sta nella gestione e negli allenatori che devono dare al gruppo quel 30% in più.

Igor Tudor, allenatore Juventus


Come succede a Napoli, come successo al Milan e come sta succedendo alla Roma con Gasperini. Non vogliamo dare colpe a Tudor o Chivu anche perché sappiamo bene che in Serie A bastano due vittorie e i giudizi cambiano in fretta. Una cosa è certa: per allenare Juve e Inter serve esperienza ma anche grande capacità gestionale. Oggi Tudor deve dare più gioco e qualità a questa rosa e gestire i momenti difficili con più esperienza. Il tempo per migliorare c’è anche se a Torino fanno in fretta a girare la clessidra.

Michele Criscitiello

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