Napoli, operazione riscatto! La formazione di Antonio Conte vuole dare continuità al successo ottenuto in Champions, dimenticando così il passo falso di sette giorni fa a San Siro contro il Milan. Per fare questo, il tecnico salentino potrebbe cambiare qualche pedina in chiave formazione. Il modulo non muta: è sempre un 4-3-3 con Di Lorenzo e Olivera esterni bassi difensivi; al centro del reparto arretrato agiranno Beukema e Juan Jesus.

In mezzo al campo il tris collaudato dei titolari pronti a soffocare la mediana del Genoa: in cabina di regia Lobotka, affiancato da Anguissa e da un McTominay desideroso di ritrovare lo smalto dei giorni migliori. In attacco il riferimento centrale è Hojlund, ai cui lati sono pronti ad agire Politano e la novità Neres.

L’ex esterno dell’Ajax rappresenta la tentazione odierna di Conte, con De Bruyne che dovrebbe accomodarsi in panchina. Non c’è alcun problema, nonostante le piccole tensioni di San Siro, tra Conte e il belga. In Champions League, De Bruyne è tornato a essere determinante e decisivo come è in grado di fare.

Le probabili formazioni

NAPOLI (4-3-3): Milinkovic-Savic; Di Lorenzo, Beukema, Juan Jesus, Olivera; Anguissa, Lobotka, McTominay; Politano, Hojlund, Neres

GENOA (4-2-3-1): Leali; Norton-Cuffy, Ostigard, Vasquez, Martin; Masini, Frendrup; Ellertsson, Thorsby, Venturino; Colombo.

Le parole di Conte post-Champions

ualità nella giocata. Quando decidiamo di giocare coi quattro centrocampisti, spesso e volentieri la partita la dominiamo noi, l’abbiamo noi nelle nostre mani. Questo è un beneficio che ci porta. L’alternativa del 4-3-3, come fatto stasera dal 65′, ci fa trovare soluzioni che conosciamo benissimo dall’anno. Con De Bruyne quest’anno abbiamo implementato un’altra soluzione, togliendo la soluzione Raspadori, che ci permetteva di fare un 4-4-2 con lui che lavorava coi centrocampisti e poi s’alzava accanto all’attaccante. Quello che noi dobbiamo portare in eredità dall’anno scorso è lo spirito”.

Conte ha poi evidenziato anche l’andamento della squadra: “Lo spirito dell’anno scorso lo sto vedendo anche quest’anno e l’anno scorso ci ha portato a fare qualcosa di bello, di incredibile. E ci ha portato a essere in simbiosi coi nostri tifosi. Questa è un’arma micidiale che non dobbiamo mai perdere. Di Lorenzo l’anno scorso ha fatto tutte le partite, Rrahmani le ha fatte tutte, Meret le ha fatte tutte, Spinazzola e Olivera si sono alternati di là. Andate a vedere stasera. Spina ha giocato terzino destro, Beukema sta prendendo fiducia, la fiducia che viene giocando e giocando con lo Scudetto sulla maglia; Juan Jesus è immortale, intramontabile, ringraziamo Dio e teniamocelo stretto stretto; anche Gutierrez si sta inserendo nella giusta maniera. Mi ha fatto piacere anche rivedere Olivera che è una risorsa importante. Chi è entrato ha avuto l’impatto giusto: Lang, Neres, Gilmour, Lucca. Lo spirito non deve cambiare perché fa la differenza”.