Le condizioni di Marquez: diagnosi, dichiarazioni e scenari futuri - Sportitalia.it (screen Youtube)
Il mondiale appena vinto con la Ducati aveva regalato grandi gioie a Borgo Panigale, ma il terrore è presto subentrato all’euforia: la notizia è terribile.
Con il nono titolo mondiale già in cassaforte, Marc Marquez e la Ducati hanno vissuto un momento di esaltazione che altrimenti per molte squadre sarebbe stato il coronamento di una stagione. Ma, come spesso accade nel motorsport, la gloria porta con sé ombre e rivalità. Nei piani alti del box Ducati, il rapporto fra Marquez e Francesco Bagnaia è osservato con particolare attenzione. Pecco, pur avendo dato battaglia in molte gare, ha vissuto una stagione lontana dalle sue massime aspettative, e talvolta è apparso in secondo piano. Il mondiale anticipato, la pressione dell’attesa e le scelte tecniche devono essere gestite con equilibrio per evitare tensioni interne.
In questo contesto, Mandalika è una delle tappe più ardue e simboliche del calendario per Marquez. È un circuito su cui il campione spagnolo ha sempre fatto fatica, non riuscendo mai a conquistare un podio degno del suo nome. Pur con il titolo già assegnato, Marquez è arrivato sull’isola indonesiana con l’intento di aggiungere altri punti al suo bottino e consolidare la supremazia. Tuttavia, il destino ha avuto altri piani: nella fase iniziale della gara, un contatto con Marco Bezzecchi ha scatenato una caduta rovinosa che ha costretto il pilota dell’Aprilia e il campione mondiale ad uno scontro fisico sull’asfalto e nella ghiaia. Bezzecchi, che stava tentando una rimonta aggressiva, ha centrato la ruota posteriore della Ducati #93, causando la caduta. L’impatto è stato violento, e Marquez è rimasto a terra con un evidente dolore al braccio destro.
Nei minuti successivi alla caduta, Marquez è stato soccorso dallo staff medico. I primi esami al centro sanitario del circuito hanno restituito un responso grave: frattura alla clavicola della spalla destra, con sospetto coinvolgimento dei legamenti. La diagnosi è stata abbastanza chiara da richiedere un trasferimento notturno in Spagna per approfondimenti. L’obiettivo è eseguire una TAC più approfondita per stabilire se la lesione ossea si estenda ai tessuti circostanti. Ai microfoni di DAZN Spagna e Sky Sport, il 38enne spagnolo ha commentato con franchezza: “Non posso dire di stare molto bene, ma poteva andare peggio. I legamenti della clavicola sembrano lesi, quindi la notte prenderò un volo per Madrid per fare esami più approfonditi.” Ha aggiunto che il contatto con Bezzecchi è avvenuto sul lato destro, e che “Bezzecchi si è scusato subito. Succede in gara: un giorno capita a uno, un giorno è il turno dell’altro.”
La notizia confortante, almeno per i tifosi, è che la zona colpita — la clavicola / spalla destra — non coincide con l’omero destro, soggetto dell’infortunio del 2020, che fu oggetto di placca, consolidazioni difficili e interventi chirurgici multipli. È vero che nelle dinamiche proposte la spalla è parte dell’articolazione, ma l’osso principale coinvolto ora non è lo stesso su cui Marquez subì le sue storiche complicazioni post-2020. Questo implica, almeno in teoria, un margine migliore per la guarigione e per evitare complicazioni antiche.
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