Suarez tocca quota 600 gol in carriera: lo fa bellissimo
Luis Suarez tocca quota 600 gol: il bomber uruguaiano dimostra ancora una volta di essere intramontabile. E la quota viene raggiunta al fianco di Lionel Messi: una ciliegina molto dolce.
Per un bomber il gol è l’aspetto più importante nel mondo del calcio. Ovunque Suarez abbia giocato, ha sempre timbrato con grande insistenza. Il numero 600 è coinciso con una rete davvero bellissima: un destro al volo imparabile per il portiere avversario. L’Inter Miami, nella fattispecie, ha battuto in modo schiacciante per l’Atlanta in MLS. E le reti sono arrivate in salsa blaugrana: due Messi, uno Jordi Alba e uno appunto Suarez.
La carriera di Luis Suarez è iniziata dal Nacional, il suo club di origine in Uruguay, dove a messo a referto ben 20 gol in 51 presenze in due periodi differenti. Sin dal suo approdo in Europa, Suarez ha baciato le reti con una frequenza molto assidua: al Groningen, nei Paesi Bassi, ha totalizzato 15 gol in 37 partite, preannunciando, di fatto, quella fame da predatore che avrebbe raggiunto più tardi. Impossibile dimenticare le prestazioni al Barcellona, all’insegna di quella chiave guardiolana che tanti giocatori hanno sognato: in blaugrana la bellezza di 98 gol in 283 partite. Restando in Spagna, Suarez ha indossato anche i colori dell’Atletico Madrid aggiungendo altri 34 gol in 83 partite. Ovunque è stato, ha lasciato il segno.
In un’intervista rilasciata qualche mese fa, Suarez si è espresso così sull’esperienza con la maglia del Barcellona, mostrando anche un pizzico (o forse di più) di rammarico per come si è conclusa la grande esperienza con il Barca: “Sentivo di avere ancora le carte in regola per giocare nel Barça. Ero il capocannoniere dopo Messi. Non segnavo meno di 20-25 gol a stagione… Poi è arrivato l’Atletico Madrid e mi ha aperto le porte. Questo mi ha motivato. La mia missione era mostrare al Barcellona che avevano commesso un errore, e ripagare l’Atletico per la fiducia che aveva riposto in me. E abbiamo vinto la Liga, do molto valore a quel titolo”.
Suarez ha sempre e comunque deciso di guardare avanti, senza mostrare rancore verso ciò che sarebbe potuto essere ma non è stato, soprattutto quando vestiva la maglia del Barcellona: “Non vivo nel passato e non serbo rancore, ma ho passato un periodo molto brutto quando ho lasciato il Barcellona”. E non potrebbe essere altrimenti, visti i giocatori con i quali condivideva il reparto offensivo e non solo.
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