Calcio

Juve, gli errori si pagano: le colpe di Comolli e un film già visto

“Ve lo avevamo detto”. Il film parte così ma il vero problema è che il film era già scritto e conoscevamo sia la trama che i protagonisti di una storia semplice ma complessa.

Un Direttore francese con la presunzione del Manager non può pensare di dirigere la Juventus. Mercato sbagliato, soldi buttati e soprattutto il “ve lo avevamo detto” su Tudor.

La scelta tecnica

Un errore prenderlo come traghettatore, un suicidio costruirgli un progetto su misura. Se Tudor in questi anni è stato sempre chiamato da squadre medie per portare al termine la stagione un motivo ci sarà.

I dirigenti, francesi o italiani che siano, devono capire che per allenare la Juventus non si possono fare scommesse ma bisogna andare sullo strasicuro del sicuro. Come Giuntoli fu considerato fesso ad affidarsi all’emergente Motta, Comolli lo consideriamo folle a confermare Tudor quando anche le pietre sapevano che sarebbe servito solo ad arrivare a fine corsa.

E se Giuntoli non avesse litigato con Motta, Tudor neanche sarebbe mai arrivato.

Le colpe di John Elkann

Le colpe sono del mister ma anche del popolo bianconero che ha distrutto (giustamente) Motta anche per il suo trascorso interista ma ha concesso una inutile linea di credito a Tudor solo per aver giocato con la Juve e per aver portato grinta e cattiveria in un momento delicato. Se, però, vogliamo centrare il vero problema dobbiamo andare oltre. La Juventus può sbagliare Direttore, può sbagliare allenatore ma chi comanda è il vero problema del club perché di questo passo non si costruisce il futuro ma si rimanda solo il problema.

John Elkann non è uomo di calcio e dopo Agnelli sta riportando la Juventus ai tempi indecenti del post calciopoli. Grazie alla sua forza politica ed economica ha mandato il cugino in vacanza all’Estero ma la Juventus non può essere considerata un giochino di potere familiare.

Il calcio è difficile e anche se fai tutto bene non è detto che vinci. Figuriamoci se prendi Direttori a caso e fai scommesse sugli allenatori. Calciatori strapagati che non rendono e attaccanti pagati una fucilata che si libereranno a zero. Questi errori li può commettere il Bari ma non la Juve. Oggi siamo ad un incrocio pericoloso del percorso. Il rischio di stare fuori dalla corsa scudetto a Natale e la paura folle che Inter, Milan, Napoli e Roma possano fare più punti. Il problema, per tutti, è Tudor. Ed è così. Ma il vero problema è al vertice. Se la Juventus non cambia registro il futuro avrà amare conseguenze.

Michele Criscitiello

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