Calcio

È morto Roberto Cejas, protagonista per caso di una foto icona del calcio con Maradona

Diego Armando Maradona sulle spalle di un uomo alza la Coppa del Mondo. Un’immagine che ha fatto la storia del calcio, un gesto diventato leggenda.

Quell’uomo era Roberto Cejas, il tifoso argentino che ai Mondiali del 1986 sollevò sulle spalle Diego Armando Maradona dopo la vittoria contro la Germania dell’Ovest, è scomparso all’età di 68 anni. Con lui se ne va un simbolo di quell’Argentina leggendaria e di un’epoca irripetibile del calcio mondiale.

Roberto Cejas con Diego Armando Maradona sulle spalle (Fonte X)

L’uomo dietro la leggenda

Non era un calciatore, né un dirigente, né un giornalista. Era semplicemente un tifoso. Ma bastò un solo istante immortalato da una macchina fotografica per entrare nella storia del calcio. Roberto Cejas, quel giorno al “Azteca” di Città del Messico, decise di inseguire il sogno di una vita. Senza biglietto, partì comunque per il Messico e riuscì a entrare nello stadio grazie a un tagliando comprato da un bagarino.

Quando l’Argentina sconfisse la Germania dell’Ovest 3-2 e Maradona alzò la Coppa del Mondo, Cejas non resistette all’emozione. Entrò in campo tra migliaia di tifosi, si avvicinò a Diego e, come racconterà anni dopo, bastò uno sguardo per capire tutto: “Mi ha guardato e ho capito che dovevo sollevarlo. Non ha detto nulla, ma con gli occhi mi ha indicato dove andare. Eravamo io, lui e la Coppa. Solo noi tre, in quel momento eterno”.

Un’icona senza tempo

Quella fotografia, di Maradona in trionfo issato sulle spalle di un tifoso tra la folla in delirio, è diventata una delle immagini più celebri della storia del calcio e dello sport in generale. Simbolo di un Paese intero che celebrava il suo idolo, il suo mito. Ma diventò anche l’immagine del legame unico tra il calcio e il suo popolo. Tra Maradona e il suo popolo, nella foto rappresentato da Cejas.

Per Cejas, quell’episodio fu un dono del cielo: “Dio mi ha messo lì, e io ci sarò per sempre”, amava ripetere. Da quel giorno, il suo nome è rimasto legato indissolubilmente a quello di Maradona e all’impresa dell’Argentina campione del mondo.

L’ultimo saluto a Cejas

Pochi anni dopo Maradona, anche Roberto Cejas si è spento a 68 anni. La notizia della sua scomparsa è stata diffusa dalla moglie del fratello, Oscar, con un messaggio toccante sui social. L’Argentina lo ricorda oggi con affetto e riconoscenza: un uomo semplice, protagonista involontario di un momento eterno.

Come quell’immagine, che continuerà a raccontare per sempre la magia del calcio e la grandezza di Diego.

Stefano Francesco Utzeri

Classe 1993, nativo digitale sedotto dai Beatles e Marty McFly, cerco di raccontare il mondo a modo mio, al massimo delle mie possibilità. Laureato in Comunicazione nel 2018, e poi in Giornalismo nel 2020, ho collaborato con diverse realtà del territorio nazionale avendo studiato in Emilia-Romagna, ma il mio cuore è a Cagliari.

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