Il VAR nel mirino della Procura Federale: indagini in corso (Getty Images)
Secondo quanto ha riferito il direttore di Sportitalia, Michele Criscitiello, il VAR (Video Assistant Referee, la tecnologia a bordocampo a sostegno dei direttori di gara) è finito infatti nel mirino della Procura Federale. A Lissone sono presenti, durante le partite di Serie A, componenti (sostituto o collaboratore) della Procura Federale per vigilare sull’operato dei varisti in azione e sulle decisioni che prendono per i casi da moviola.
Non sorprende che il VAR continui a far discutere e che abbia portato la Procura federale a prendere una decisione così forte. In questo inizio di stagione infatti sono state molte le partite che hanno diviso l’opinione pubblica. Non soltanto per la natura delle decisioni prese, ma proprio per l’utilizzo che è stato fatto della tecnologia nelle sfide giocate fino ad ora. Una partita che rappresenta l’esempio di tale cortocircuito è la recente sfida fra Milan e Fiorentina, vinta 2-1 dai rossoneri anche grazie al rigore assegnato per un presunto fallo su Gimenez. Una decisione che aveva spinto il designatore Gianluca Rocchi a spiegare che la via scelta è quella di non dare più quel genere di “rigorini”. Un tema che è tornato a galla di recente in Napoli-Inter, finita 3-1 per gli azzurri. Una gara stappata proprio da quello che in molti hanno definito appunto un “rigorino”.
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