Rocco Commisso è un grande imprenditore, ha fatto la fortuna nel suo mondo grazie al lavoro e alla perseveranza, e un bel giorno – dopo aver sfiorato il Milan – ha deciso di entrare nel mondo del calcio per rilevare la Fiorentina.
Quel giorno non deve essere più tanto bello visto che ha versato circa 500 milioni e c’è sempre qualcuno che gli presenta il conto, che gli dice di vendere. Come se oggi nel calcio fosse quasi una regola, una legge o un passaparola mettere 500 milioni, realizzare un meraviglioso Centro Sportivo, eventuali e varie.
La vicenda Fiorentina-Pioli
La verità è che a Firenze molte situazioni e numerosi commenti sono intossicati da social, altrimenti sarebbe stato più opportuno dire a luglio – quando si è insediato Pioli – quanto stanno raccontando in queste ore. Ovvero che Pioli è scarso, inadeguato, bollito.
A luglio dicevano che Pioli era l’allenatore perfetto, top, ideale, unico per la sete di rilancio della Fiorentina. E il mercato era stato promosso, al 95 per cento dei casi, dagli stessi che adesso dicono “ma era tutto sbagliato, manca l’incontrista, il centrocampo andava costruito meglio”.
Pioli tra errori e decisioni non prese
Per fortuna non danno più la colpa ai tifosi, tuttavia sarebbe sempre meglio parlare prima e non dopo. Chi mette i soldi e la faccia meriterebbe rispetto, invece sembra quasi come se fosse tutto scontato e dovuto.
Pioli ha colpe enormi, quando prendi 4 punti su 30 di sicuro sei il primo a dover intuire come i calciatori non abbiano parlato la tua stessa lingua mettendosi di traverso. E a quel punto devi prendere una decisione, magari rinunciando a qualcosa: certo, non a tutto il contratto che ti hanno fatto senza un revolver puntato alla tempia, ma almeno dando un segnale dopo tante belle parole, amore solo a chiacchiere.
Che succede con Galloppa-D’Aversa
Adesso tocca a Galloppa, lo scenario più probabile e raccontato domenica sera. Nella serata di lunedì gli accordi con Roberto D’Aversa (almeno in quelle ore convinceva più di Vanoli e di altri candidati) per una situazione ancora non operativa considerati i tempi ristretti e la sosta in arrivo.
La Fiorentina gioca a Mainz domani sera e a Genova domenica pomeriggio, l’incrocio con i rossoblù è il più drammatico – calcisticamente parlando – degli ultimi 15 anni (e non solo).
Retroscena Vanoli-De Rossi
Il calcio è strano, figlio dell’improvvisazione. Il Genoa festeggia giustamente l’impresa in casa del Sassuolo, il primo sorriso da tre punti in campionato, e per questo sta pensando di confermare Murgita-Criscito almeno per qualche altro giorno (il famoso incrocio con la Fiorentina).
Tutto questo dopo aver contattato prima Vanoli e poi Daniele De Rossi, proprio nell’ immediata vigilia rispetto al posticipo. D’accordo che il calcio è cambiato radicalmente, non ci sono più i dirigenti illuminati di una volta, ma siamo ormai dentro il frullatore del delirio e della navigazione a vista.
In sostanza, appena la mattina mi sveglio e ancor prima di farmi la barba, decido come fare. E pazienza se si tratta dell’esatto contrario rispetto a quanto avevo deciso la sera precedente prima di andare a nanna.