L'attaccante dell'Atalanta, Scamacca esulta dopo il gol contro il Cagliari
Gianluca Scamacca è in un momento particolarmente positivo con la maglia dell’Atalanta. Sta segnando a raffica e Palladino ha svelato anche un retroscena importante.
Cinque reti e un assist in sette gare tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Una media importante quella che sta portando avanti l’attaccante dell’Atalanta, Gianluca Scamacca, decisivo anche nella serata di ieri nella vittoria della Dea contro il Cagliari. Al termine della partita, Scamacca ha parlato così a DAZN: “Finalmente sono entrato in condizione, sto trovando continuità e con questi compagni che mi aiutano è molto più semplice”. E c’è un retroscena significativo svelato da Palladino.
Non avrebbe dovuto nemmeno giocare Scamacca, ma alla fine è riuscito a guarire e a scendere in campo. Nel post-partita, Palladino ha dichiarato: “Gianluca aveva 38 di febbre fino a due ore dalla partita. Ha stretto i denti e ci ha voluto dare una mano a tutti i costi”. Palladino ha usato la psicologia per motivarlo: “Gli ho detto che le migliori partite io le ho fatte con la febbre. Lui ha sorriso e poi in campo ha fatto tutto lui. È stato davvero molto bravo, un segnale importante per il gruppo”.
Già l’anno scorso, a Firenze, Palladino risollevò le sorti realizzative di Moise Kean, quest’anno il fattore Scamacca sta diventando davvero incidente per l’economia offensiva bergamasca e l’ingrediente di Palladino risiede nella voglia di non mollare mai e andare sempre in avanti: “Nei momenti di difficoltà bisogna andare ancora più forte e credere nei mezzi che si hanno. Stasera me l’hanno dimostrato: avere una reazione e ribaltare la partita quando avevamo poche energie non è da tutti”, ha detto il tecnico.
Il momento di Scamacca è particolarmente brillante, lo certificano le cinque reti e l’assist nelle ultime sette gare tra campionato, Coppa Italia e Champions League. Una media che diventa di un gol a partita se si considerano solamente le ultime quattro gare del massimo campionato italiano. Insomma un fattore incidente per la Dea scombinante per gli avversari: “La cosa che mi è piaciuta di più è che sull’1-1, all’82’, questa squadra poteva crollare mentalmente e fisicamente. Invece ha voluto fortemente la vittoria. Vuol dire che ci sono grandi valori nel gruppo“, ha rimarcato Palladino dopo i tre punti preziosissimi ottenuti contro il Cagliari. Fino a questo momento sembra esistere una Dea a due velocità: molto rapida in Champions, meno in campionato. Ora serve trovare il giusto equilibrio per brillare in ogni palcoscenico. Con i gol di Scamacca.
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